Slc Cgil, “Non si può più attendere. Chiediamo da tempo alle Istituzioni soluzioni urgenti per un gioiello da salvaguardare”
(U.S. Slc Cgil) - Roma, 24 giu - Non cessa la preoccupazione della Slc Cgil per il caso Arena di Verona. “Un gioiello da salvaguardare - dice Sabina Di Marco della Segreteria nazionale - per il quale chiediamo da tempo, insieme a Fistel e Uilcom, un intervento risolutivo delle Istituzioni”.
Com’è noto, da più di due anni, sono venute a galla infiltrazioni mafiose nella gestione di una fra le più grandi e prestigiose istituzioni culturali del Paese. “Il sindacato si è sentito subito investito della responsabilità di denunciare lo stato delle cose e di fornire il suo contributo alla soluzione del caso - insiste Di Marco - anche per tutelare, oltre che il buon nome del teatro e della sua amministrazione, il lavoro delle dipendenti e dei dipendenti dell’Arena. Per questo, - aggiunge - con le sue rappresentanze locali e regionali, Slc, insieme a Fistel e a Uilcom, già dal 2022 ha sollevato il problema della necessità della massima coesione tra l’amministrazione comunale, tutti i soci, i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali, invece il clima è stato attraversato da forti tensioni, ricorrendo anche a scioperi delle maestranze che non hanno però portato al cambiamento auspicato”.
Per Slc bisogna ripristinare la totale armonia all’interno della Fondazione, elemento fondamentale per la buona riuscita di ogni edizione del Festival areniano.
“Si tratta di una condizione indispensabile - conclude la Segretaria nazionale di Slc - in assenza della quale i problemi continueranno a ricadere non soltanto sul Consiglio di Indirizzo della Fondazione, o sulla classe politica locale e nazionale, ma rischiano di avere pesanti ripercussioni economiche, ma non solo economiche, sull’intero territorio veronese”.
Arena di Verona, contro infiltrazioni mafiose serve massima coesione
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