Poste Italiane: il dissenso fa paura.
Slc Cgil e Uil Poste: la riuscita di questa bellissima giornata di mobilitazione ci da forza per proseguire con ancor maggiore determinazione nella mobilitazione
Roma, 3 giugno 2025 - Mentre lo sciopero è ancora in corso, e molti lavoratori devono ancora decidere se prendere o non prendere servizio, alcune organizzazioni sindacali (che lo sciopero non l'hanno proclamato) sparano cifre a caso sminuendo i dati di partecipazione, denigrando così le migliaia di lavoratrici e lavoratori che oggi hanno deciso di rinunciare ad una giornata di stipendio per rivendicare più salario e più tutele.
La verità è che i primi dati che arrivano su questa bellissima giornata di partecipazione parlano di migliaia di uffici postali chiusi, e di un'adesione massiccia alla mobilitazione indetta da Slc Cgil e Uilposte. Inoltre questo sciopero un primo risultato lo ha già ottenuto: siamo stati convocati dall’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, il 26 giugno.
Per ora ci limitiamo a ringraziare i tanti lavoratori che hanno animato con la propria presenza i sette presidi che hanno attraversato tutta la penisola, mostrando plasticamente la riuscita dello sciopero.
In attesa dei dati definitivi possiamo dire che oggi è stata una splendida giornata di partecipazione democratica, ben oltre le aspettative.
Domani, con il dato conclusivo, potremo fare valutazioni più puntuali. Intanto possiamo dire, senza tema di smentita, che chi pensava di silenziare il dissenso è rimasto deluso. Forse a questo è dovuta la reazione scomposta di alcune prese di posizione, false e pretestuose, che denotano solo nervosismo.
A Poste Italiane, che potrà misurare i dati effettivi di adesione allo sciopero, vogliamo dire che questo è solo l'inizio. L'azienda deve sapere che se non ci sarà un netto cambio di rotta rispetto al recente passato, ci saranno altre giornate come questa. La democrazia è partecipazione, e chi denigra lavoratrici e lavoratori che manifestano per i propri diritti dovrebbe farsi un esame di coscienza, a prescindere dalle legittime divergenze di opinioni.
Ufficio Stampa
SLC CGIL