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Il giorno 10 u.s. si è svolto il primo incontro presso il MISE per discutere della critica situazione di Gepin Contact. Era presente il coordinatore dell'unità di crisi del ministero, alcuni manager aziendali con un consulente esterno, le segreterie nazionali e territoriali SLC, FISTEL, UILCOM e UGL TLC unitamente alle RSU.
La richiesta di incontro era stata fatta dalle OO.SS., dopo una lettera d'allarme pervenuta dal presidente del CDA di Gepin nella quale si esprimevano serie preoccupazioni per la tenuta complessiva aziendale dovuta alla perdita di alcune importanti commesse e con altre in scadenza e, alle note difficoltà del mercato con gare al massimo ribasso.
Dopo la lettera che ha indotto le OO.SS. a ricorrere al MISE, si sono verificati i noti eventi giudiziari attualmente in corso che sicuramente aggravano la situazione. La prima domanda dei rappresentanti del Ministero, infatti, è stata su come Gepin sta affrontando la situazione. I manager presenti hanno dichiarato che stanno agendo nel senso della continuità delle attività e che, il collegio sindacale all'inizio della prossima settimana nei tempi previsti dalla legge, nominerà nuovi amministratori con pieni poteri.
Il rappresentante del Ministro ha ribadito che non bastano dichiarazioni di buona volontà ma che occorre trasparenza sulla situazione economica, finanziaria e debitoria e, nel prossimo incontro, fatta chiarezza sulla reale condizione di Gepin, si potrà ragionare sulle possibili soluzioni.
Il Sindacato ha dichiarato la sua forte preoccupazione sulla tenuta del gruppo che coinvolge tutti i Lavoratori di Gepin, l'incertezza del mantenimento del perimetro occupazionale a fronte delle commesse perdute e di quelle in scadenza.
SLC, FISTEL,UILCOM e UGL TLC, hanno chiesto al MISE di convocare i soggetti che stanno determinando l'attuale situazione, prima di tutto Poste Italiane, azienda pubblica che deve in qualche modo farsi carico delle conseguenze della sua inaspettata decisione di togliere la commessa a Gepin. Inoltre è stato fatto osservare al MISE, che E CARE, aggiudicatrice della gara, ha 500 lavoratori in CIG in deroga ed il lavoro di poste lo potrebbe fare svolgere a neo assunti utilizzando le nuove norme sugli sgravi fiscali. Si verrebbe così a creare una situazione paradossale, con lavoratori che utilizzano ammortizzatori sociali sia in GEPIN che in E CARE e neo assunti con forti sgravi fiscali, tutto questo a carico della collettività, (lo stato paga tre volte) e, con un saldo molto negativo sull'occupazione. Il Sindacato è disponibile, anche se tali situazioni non le creano certo i Lavoratori, a fare la sua parte con senso di responsabilità a tutela di tutti i lavoratori ma è indisponibile di fronte ad atti unilaterali che l'azienda sta mettendo in campo in queste ultime ore.
Gepin infatti ha comunicato che metterà il 75 % dei lavoratori di Casavatore in ferie forzate mentre a Roma si svolge lavoro supplementare precostituendo le condizioni che di fatto penalizzano il sito di Casavatore, dirottando scientemente tutti i volumi vs Roma, non accetteremo soluzioni preconfezionate e costruite artificialmente, in ogni caso ogni discussione di merito è rimandata al momento in cui, si sarà fatta chiarezza sulla situazione complessiva di Gepin.
Il MISE convochi un tavolo con tutti i soggetti che hanno determinato questa situazione. Il rappresentante del Governo ha dichiarato che al momento opportuno saranno sentite tutte le parti in causa. Le OO.SS. hanno sollecitato sia l'Azienda che il MISE a fare presto prima che la situazione possa sfuggire di mano a tutti. Nei prossimi giorni le strutture sindacali e le RSU si impegneranno tra i Lavoratori per valutare insieme le iniziative a supporto da intraprendere per difendere i posti di lavoro di tutti.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL TELECOMUNICAZIONI

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