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Nell’ambito della trattativa sul Piano Industriale 2013-2014 del gruppo Telecom, protrattasi ininterrottamente dalla mattina del 25 a quella del 27 marzo, sono stati acquisiti importanti elementi di garanzia per TIIT, contenuti nell’accordo quadro siglato.
Nello specifico la delegazione sindacale ha respinto l’impostazione aziendale che indicava nella “persistenza di condizioni di disallineamento delle competenze interne” un “ostacolo alla praticabilità dell’internalizzazione” evidenziando invece la fattibilità dell’assorbimento degli esuberi dichiarati anche nell’immediato, tramite la riacquisizione di attività ora affidate alla consulenza esterna. Ciò può essere realizzato, a detta del sindacato, anche attraverso affiancamenti e, ove necessario, con aggiornamenti professionali mirati, fermo restando il ruolo primario della formazione nell’ambito dell’IT. Occorrono inoltre flessibilità e capacità organizzativa da parte dell’azienda nell’allocazione delle persone, superando rigidità e rendite di posizione.
Nel rispetto del mandato ricevuto dalle assemblee dei lavoratori dell’informatica, tenutesi in tutto il territorio nazionale nei giorni precedenti la fase finale della trattativa, i punti qualificanti dell’accordo quadro riferiti a TIIT sono:
• Il riconoscimento del ruolo di T.I.I.T. come fornitore unico di servizi IT a Telecom Italia.
• La conferma del carattere “core” dell’azienda e la sua appartenenza al perimetro di Gruppo almeno fino al marzo 2015.
• La gestione delle 350 eccedenze dichiarate dall’azienda attraverso 28 uscite (tra pensionamenti e mobilità volontarie) e 322 FTE in Contratti di Solidarietà, da applicare a 3285 lavoratori.
• I CdS avranno presumibilmente una distribuzione omogenea tra i vari settori aziendali (ferme restando alcuni settori esclusi per motivi di carattere organizzativo e dell’Operating Governance, che dovrebbe essere la Funzione utilizzata per il transito dei colleghi in uscita)., evitando così vincoli alla mobilità interna.
• Il riassorbimento di fatto delle 322 eccedenze; l’azienda si è infatti impegnata a prevedere piani di internalizzazione per 200 FTE, da avviarsi a breve, e almeno ulteriori 100 internalizzazioni da definire entro 18 mesi dall’accordo; per tale percorso sono stati concordati incontri periodici di verifica da parte di un’apposita commissione paritetica.
• Infine l’azienda si è impegnata ad avviare il confronto per l’armonizzazione dei trattamenti economici e normativi per il personale ceduto da TI il 1° novembre 2012. Sempre per questi lavoratori sarà definito anche il pagamento della quota parte (4 mesi da giugno a ottobre) dei 1000 euro del PdR Telecom relativo al secondo semestre 2012.
Pertanto nei prossimi giorni verranno convocati i tavoli aziendali con le OO.SS. e le RSU di TIIT per definire, nella prima metà del mese di Aprile, gli accordi applicativi su mobilità, solidarietà, armonizzazione del ramo IT ex Telecom e per la verifica della prima parte del piano di internalizzazioni di attività.
Tutto ciò dovrà consentire di giungere al 2015 non solo con la risoluzione del problema relativo agli esuberi dichiarati nel presente piano industriale, ma anche di mettere in moto un circolo virtuoso di ottimizzazione, risparmi, riduzione delle consulenze e rivalutazione del patrimonio professionale dei lavoratori interni, che è e deve rimanere la principale ricchezza di tutti i lavoratori dell’informatica.
Infine, in analogia a quanto ribadito con forza nel corso della trattativa con Telecom Italia, e come chiesto più volte nel corso degli anni precedenti, SLC-FISTEL-UILCOM ritengono che vanno sospese le erogazioni salariali unilaterali da parte di TIIT, come segnale etico di una più equa distribuzione dei sacrifici in questo momento di fortissima crisi.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL
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