Con la stipula del Contratto di Solidarietà si è chiusa la vertenza che ha tenuto in forte apprensione le lavoratrici ed i lavoratori di Teleperformance.
L’intesa ripristina una normalità contrattuale sancendo la definitiva uscita dall’accordo sottoscritto nel gennaio del 2013 ed introduce elementi di efficientamento operativo completamente in linea con quanto fatto sino ad oggi nelle altre azienda del settore.
In queste settimane molto si è discusso, spesso a sproposito, di flessibilità, come SLC-CGIL riteniamo prioritario riacquisire da subito un clima di fiducia fra i lavoratori, vero presupposto per il rilancio dell’azienda ed elemento imprescindibile per qualsiasi possibile intervento futuro sull’organizzazione del lavoro.
Ora bisogna concentrare gli sforzi affinchè il settore dei call center in outsourcing arrivi ad una regolamentazione che, unica, può davvero portare Teleperformance, come gli altri call center in outsourcing, verso una condizione di maggiore stabilità e prospettive di futuro reali.
Il raggiungimento di un accordo che portasse l’azienda a revocare la decisione di societarizzare il call center di Fiumicino, lasciando le sedi di Taranto e Roma ad un futuro decisamente difficile, non era affatto scontato. Un ruolo importante è stato giocato dalle lavoratrici e dai lavoratori delle tre sedi che hanno fatto sentire costantemente la loro presenza consapevole e convinta e dalla mediazione attiva della struttura del Ministero del Lavoro e della Sottosegretaria Teresa Bellanova in particolare.
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL