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Si è svolto il 13 gennaio presso Unindustria Roma l’incontro tra Sielte SpA e le Segreterie Nazionali, Territoriali ed il Coordinamento delle RSU da questi richiesto già in data 9 dicembre u.s. per avere informativa circa gli esiti del rinnovo della gara d’appalto con Telecom Italia.
L’Azienda ha fornito preliminarmente alcuni dati economici( sia di chiusura del 2015 che di budget 2016) e sulle commesse attuali e prospettiche.
Quanto alla gara Telecom l’azienda ha dichiarato che il contratto, della durata di tre anni, è stato firmato solo in data 30 dicembre dopo che il CdA ha dato mandato ad accettare il quadro di condizioni prefigurato dal Cliente e che il Presidente ed AD Sielte si è però successivamente dimesso.
Tale contratto benché preveda un incremento dei volumi economici del cosidetto “contratto quadro” che passano da 81 a 91 mln di euro, ha imposto a Sielte la perdita dei cantieri “Basilicata” (Atena Lucana, Potenza, Sala Consilina, Eboli, Vallo della Lucania) cui fanno capo circa 65 lavoratori e della attività svolte nell’Alto Lazio (Rieti), la completa ridefinizione del modello organizzativo degli interventi e degli SLA con conseguente rimodulazione in ampliamento delle penali a fronte di una contemporanea revisione generale al ribasso delle tariffe.
Quanto al lavoro non più assegnato da Telecom a Sielte in Basilicata, l’azienda ha dichiarato che essa ha cercato di mantenerlo “fino alla fine” ma che Telecom lo ha poi assegnato (così come già si era saputo a dicembre da numerose “indiscrezioni” oltre che da contatti avviati dai subentranti con alcuni lavoratori) al consorzio composto da due piccole società, Delta Impianti srl. e Tiscanet srl.
Relativamente alla vicenda Basilicata la parte Sindacale ha evidenziato il comportamento tenuto dall’azienda durante il mese di dicembre che ha fornito a tutti i livelli informazioni contraddittorie circa gli esiti della gara che hanno disorientato i Lavoratori , salvo poi nel periodo natalizio dare conferma della perdita delle attività Telecom. Già dalle prossime settimane la natura delle mutate condizioni del contratto Telecom imporrà una ripresa a tutto campo del confronto sindacale per poter dare risposte e trovare soluzioni adeguate per i Lavoratori.
Le Segreterie nazionali hanno quindi avanzato la richiesta che a tutti i Lavoratori dei cantieri “Basilicata” sia garantita senza limiti di tempo la piena occupazione e che l’Azienda metta in campo tutte le azioni, a partire da quelle sui subappalti, per garantire un impiego di questi lavoratori su attività svolte in territori limitrofi.
L’Azienda ha dichiarato che intende fermamente aderire alla richiesta di fornire piena occupazione ai Lavoratori interessati, che in ogni caso manterrà un presidio su Atena Lucana per coprire i Progetti Speciali già in atto, e che sta già predisponendo il piano di impiego e di relative trasferte che sarà presentato entro qualche giorno alle RSU ed alle Segreterie Territoriali interessate e che , se necessario, sarà oggetto di un successivo approfondimento in sede di Coordinamento nazionale RSU.

Le Segreterie nazionali hanno infine espresso preoccupazione sia sulle comunicate dimissioni del vertice aziendale, anche per le motivazioni che le hanno determinate , che più in generale sulle perduranti politiche adottate da Telecom Italia sugli appalti, già denunciate negli anni passati, che penalizzano aziende grandi, strutturate e qualificate quali Sielte, ed i lavoratori che vi operano, a discapito di altre piccole realtà che hanno innumerevoli elementi di precarietà da tutti i punti di vista. Tale argomento sarà quindi fermamente riproposto a Telecom il giorno 20 gennaio nell’incontro richiesto dalle Segreterie nazionali con oggetto gli esiti della gara di appalto.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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