TLC: CGIL E SLC-CGIL, SEMPRE PIÙ AMPIO GAP TRA OPERATORI ITALIANI E STRANIERI
“Manca in Italia un soggetto che riesca a dare un indirizzo complessivo di sviluppo”
Roma, 27 ottobre - “L'indagine annuale sui maggiori Gruppi mondiali e italiani nel settore delle telecomunicazioni, curata da Mediobanca, è l’ennesimo studio che mette in evidenza quanto sia in rapida espansione il gap tra operatori italiani e big stranieri (europei e mondiali), in termini di redditività”. È quanto dichiarano Barbara Apuzzo, responsabile Politiche e sistemi integrati di telecomunicazione della Cgil nazionale, e Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil.
“Un trend che in Italia, solo nel primo semestre dell’anno - sottolineano i due dirigenti sindacali - ha visto bruciare 600 milioni di ricavi. Una tendenza che affonda le sue radici, lo diciamo da tempo, in una competizione al ribasso tra gli operatori di tlc, giocata tutta sui prezzi da offrire ai consumatori, nella totale assenza di un progetto di industrializzazione per questo settore che passi attraverso un’idea diversa di mercato”.
“Questo modello però - aggiungono - non produce i suoi effetti negativi solo sui conti delle imprese di tlc, ma danneggia gravemente gli interessi generali del Paese. Un modello che brucia 14 mld di ricavi tra il 2010 e il 2021 (-3,7% medio annuo, con il mobile a -5,0%, il fisso a -2,5% e una flessione confermata anche nel primo semestre 2022 dai ricavi domestici dei principali operatori italiani) oltre a non fare gli interessi del settore e, conseguentemente delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati - che pagano per questo un prezzo altissimo - è in controtendenza rispetto a quanto accade nel resto d’Europa e del mondo, dove i margini di redditività continuano ad aumentare progressivamente. E con essi, investimenti e sviluppo”.
La lettura di questi dati secondo Apuzzo e Saccone “deve fare riflettere su quello che a nostro avviso continua ad essere il tema vero: manca, in Italia, un soggetto che riesca a dare un indirizzo complessivo di sviluppo. Cosa, questa, che fanno tipicamente le aziende integrate. Accade così nel resto d’Europa, dove il mercato è ugualmente liberalizzato, ma due soggetti, Orange in Francia e Deutsche Telekom in Germania rappresentano il perno intorno al quale si muove tutto il sistema, con la garanzia data dalla presenza dello stato che ne orienta scelte e politiche di sviluppo”. “Noi continuiamo invece - proseguono i due dirigenti sindacali - a percorrere la direzione opposta, con miope tenacia, con un progetto sempre meno chiaro che vede nella separazione tra rete e servizi di Tim il massimo della sua espressione. E lo facciamo in un momento in cui, la richiesta di connettività cresciuta con la pandemia da una parte, e le risorse messe a disposizione dal Pnrr dall’altra, rappresenterebbero un’occasione unica per invertire questa tendenza distruttiva”.
Per Apuzzo e Saccone “se il dibattito rispetto alla manodopera che servirà per costruire la rete (unica?) si avvita intorno alla necessità di scavare micro trincee per posare i cavi e si rinuncia alle intelligenze che lavorano sulla gestione e lo sviluppo di dati abbiamo già perso sotto ogni aspetto, condannando il nostro Paese ad essere un grande mercato da conquistare, in cui anche la richiesta di manodopera sarà sempre più ‘povera’”. “Infine, ci poniamo il problema di chi, in uno scenario competitivo che è ormai mondiale, rappresenterà il nostro Paese, in Europa e nel mondo. Usa e Cina rappresentano due vere e proprie superpotenze, (con ricavi miliardari a tre cifre), seguite da Deutsche Telekom. L’idea di rinunciare ad avere il nostro Campione nazionale, spacchettando Tim, non ci sembra una grande intuizione. Perderemmo il controllo su un altro asset strategico, condannando il nostro Paese alla marginalità nel confronto internazionale”, concludono Apuzzo e Saccone.
Tlc, sempre più ampio gap tra operatori italiani e stranieri
powered by social2s
TUTTE LE NOTIZIE
Afiniti, un caso riuscito di contrattazione dell'algoritmo
30 Settembre 2022
La Slc Cgil ha partecipato, in qualità di rappresentante della Cgil nazionale, al seminario Digitalizzazione e impatti sulla leadership organizzato da Eurocadres (il Consiglio Europeo del Personale Professionale e Manageriale associato alla Confederazione Europe...
Open Fiber, raggiunto l'accordo sul premio di risultato
20 Settembre 2022
COMUNICATO UNITARIO PREMIO DI RISULTATO 2022 OPEN FIBER
Nella giornata del 19 settembre 2022 si è svolto, in modalità mista in presenza e da remoto, l’incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni...
Canone Rai e vendita Raiway, silenzio assordante dell'azienda
12 Settembre 2022
CANONE IN BOLLETTA E VENDITA RAIWAY: L’AZIENDA BATTA UN COLPO
In questo strano agosto di campagna elettorale, in cui Rai è salita all’onore delle cronache solo per le solite baruffe interne fra CDA e Amministratore Delegato, nonché per le prenotazioni di poltrone e...
Tim, garantita la tenuta occupazionale in una fase critica
2 Agosto 2022
TIM, RAGGIUNTO L'ACCORDO SUL CONTRATTO DI ESPANSIONE 2022-2024
In data 28 Luglio 2022 si è tenuto l’incontro tra le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, il coordinamento nazionale delle RSU e TIM.
Dopo lo sciopero del 21 giugno 2022 reali...
Leroy Merlin, raggiunto l'accordo sulla clausola sociale
25 Luglio 2022
LEROY MERLIN: Risolta positivamente la vertenza Le lavoratrici ed i lavoratori di Arzano manterranno inalterate le proprie condizioni economiche e normative
Al termine di un lungo e faticoso confronto le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel...
Rai, presentato il piano industriale e immobiliare
15 Luglio 2022
Roma, 14 luglio 2022
RAI HA PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE E IMMOBILIARE ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Il giorno 13 luglio 2022 si è tenuto l'incontro fra i Vertici Aziendali RAI, rappresentati dalla Presidente Marinella Soldi, dall’A.D. Carlo Fuortes, dal Diret...