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Il giorno 21 gennaio u.s. si è svolto presso Unindustria Roma, un incontro tra le Segreterie Nazionali di SLC–FISTEL-UILCOM, le RSU e Accenture HRS s.p.a., avente per oggetto la situazione aziendale. L’azienda ha da prima illustrato il rinnovo del contratto di appalto con Telecom Italia, che prevede un durata di tre anni con prolungamento di 12 mesi più ulteriori 12 purché vengano  rispettati i parametri di costi e di performance definiti dalla committente,
complessivamente la scadenza sarà nel 2019.
Proseguendo nell’illustrazione l’azienda ha evidenziato la forte riduzione del prezzo pagato dal committente Telecom Italia nel rinnovo, già a partire dal 2014, E’ previsto infatti un taglio di circa il 20%, con il mantenimento comunque delle attività oggi esistenti e con l’aggiunta di alcune nuove. Come conseguenza della rinegoziazione della commessa l’azienda pone la
necessità di ridurre il costo del lavoro di circa il 10%.
Nello specifico Accenture HRS ha prospettato come interventi possibili per raggiungere l’obbiettivo di riduzione del costo due strade; una prima che prevede la chiusura della sede di Mestre con la conseguente messa in mobilità dei lavoratori e la diminuzione di circa 30 lavoratori della sede di Roma; l’altra consisterebbe nell’utilizzo del contratto di solidarietà per 170 lavoratori impiegati sulla commessa Telecom nella misura massima del 10% (2 gg.
mese); il congelamento del premio annuo per tutti i lavoratori di Accenture Hrs che lo percepiscono, la disdetta dell’accordo con Assilt e il conseguente passaggio alla assistenza sanitaria di settore (Unisalute), la diminuzione del ticket da 6 euro a 5,20. L’azienda ha anche evidenziato la possibilità di far uscire con la mobilità volontaria 5 lavoratori che potrebbero agganciarsi al pensionamento.
La delegazione sindacale presso atto del rinnovo della commessa ha fortemente denunciato che la situazione economica venutasi a creare con il rinnovo della commessa Telecom non può essere scaricata tutta sui lavoratori con interventi improponibili e inaccettabili come la chiusura delle sedi e la riduzione del personale, ribadendo che già nel recente passato i lavoratori di Accenture Hrs hanno subito pesanti processi di riorganizzazione. Le OO.SS. hanno dichiarato la non ricevibilità di tutte le proposte aziendali in tema di trattamenti salariali sottolineando che i lavoratori non percepiscono da anni il salario di produttività.
In conclusione la delegazione sindacale ha invitato la controparte a riflettere sulle proposte fatte. La risposta di Accenture HRS è stata la non possibilità di soluzioni alternative rispetto a quelle proposte e l’impossibilità di allungare i tempi, dichiarando di avviare a breve le procedure di legge per la riduzione del personale.
SLC-FISTEL-UILCOM non comprendono questa forzatura dell’azienda e la invitano a rivedere tale impostazione. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee con i lavoratori per informarli e decidere insieme la risposta da dare ad Accenture HRS, dichiarando contestualmente lo stato di agitazione con la sospensione di tutte le prestazioni straordinarie.

Rimane comunque il dato politico che, l’ennesima volta, siamo in presenza delle
conseguenze di scelte fatte da Telecom Italia anni addietro con lo spin off di rami di azienda.
Scelte prive di una vera logica industriale che, nel corso degli anni, sono state pagate solo ed esclusivamente dai lavoratori e che oggi, con l’aggravamento della crisi economica del Paese, si traducono con la perdita di posti di lavoro e la quotidiana contrazione dei salari e dei diritti di centinaia e centinaia di donne e uomini. Anche su questa vicenda le Segreterie Nazionali chiederanno un incontro a Telecom Italia per avere un quadro aggiornato della commessa e verificare quali interventi possano essere presi per evitare che, per l’ennesima
volta, siano i “soliti noti” a pagare.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL FISTEL CISL UILCOMUIL

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