Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

“Continua lo stillicidio di annunci di aziende di Call Center intenzionate a chiudere e a delocalizzare – lo denunciano in una nota congiunta i segretari nazionali dei sindacati di categoria Michele Azzola (Slc Cgil), Giorgio Serao (Fistel Cisl) e Salvo Ugliarolo (Uilcom Uil). Dopo quelli della scorsa settimana, British Telecom che toglie l’attività ad Accenture lasciando 280 persone senza lavoro a Palermo, la crisi di Infocontact con 1500 lavoratori a rischio in Calabria e i 200 lavoratori di Voice Care che a Ivrea hanno perso la commessa di Seat Pagine Gialle, è di ieri la notizia dell’annunciata chiusura della sede di Teleperformance a Taranto, 1500 lavoratori coinvolti, e la volontà di delocalizzare 4you a Palermo con altri 400 lavoratori che perderanno il proprio posto di lavoro.”

Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil chiedono al Governo il rispetto degli impegni assunti in occasione dell’incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico il 27 maggio scorso, di riconvocare il tavolo di crisi per avanzare proposte risolutive.

“E’ inaccettabile - rilancia Giorgio Serao (Fistel) - che ci siano aziende che prive di qualsiasi forma di responsabilità sociale, dopo aver ricevuto tanto dai territori in cui sono cresciute, possano pensare di ricattare istituzioni e i lavoratori. Tutto questo è la dimostrazione che in assenza di regole il mercato cresce non favorendo gli imprenditori migliori ma quelli più spregiudicati. Il Governo non può ritardare ulteriormente un intervento.”

“Paradossale - continua Salvo Ugliarolo (Uilcom) - è scoprire che non solo lo Stato non chiede il rispetto di leggi esistenti in tema di delocalizzazioni di attività di Call Center ma che l’Ilo, agenzia del lavoro dell’Onu, abbia un programma finanziato con fondi dell’Unione europea finalizzato ad agevolare le delocalizzazioni di call center dall’Italia all’Albania per quelle imprese che vogliano abbassare il costo del lavoro. Il progetto, continua il sindacalista, ha visto un boom di delocalizzazioni dall’Italia mentre gli altri Paesi europei cercano di trattenere e riportare in patria il lavoro con tutti gli strumenti necessari.”

“In questo modo - ricorda Michele Azzola (Slc Cgil) - non abbiamo recepito correttamente una Direttiva europea del 2001 che tutela i diritti e l’occupazione dei lavoratori, mancato recepimento che è alla causa delle gravi crisi che investono il settore, mentre l’Europa finanzia progetti che spostano il lavoro dall’Italia verso altri Paesi. Ci chiediamo, conclude il sindacalista, se il silenzio del Presidente del Consiglio su tale situazione stia a significare che è consapevole e condivide quanto sta accadendo.”

“Le migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore non staranno in silenzio mentre l’ignavia di chi dovrebbe intervenire toglie loro ogni speranza. Dopo l’altissima adesione allo sciopero e la partecipata manifestazione nazionale dello scorso 4 giungo rilanceremo con nuove iniziative di mobilitazione e lotta sia sui territori sia a livello nazionale.”

“E’ previsto – conclude la nota - un primo presidio sotto la sede del MISE il prossimo 18 luglio e a settembre valuteremo se attivare presidi permanenti e un’ulteriore giornata di mobilitazione nazionale, mentre i territori avvieranno confronti con le istituzioni locali per sollecitare un intervento sul Governo.”

“Tutti devono sapere che questa vertenza andrà avanti sino a quando non saranno riconosciuti ai lavoratori i diritti previsti dalla legislazione europea e si dia piena applicazione alla legislazione italiana in tema di delocalizzazione delle attività perché, come hanno dichiarato i giovani industriali recentemente, se chi delocalizza in questo momento tradisce l’Italia, farlo con i soldi europei è un vera e propria pugnalata.”

 

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Open Fiber, siglato l'accordo su lavoro agile e genitorialità

  13 Aprile 2023   tlc
Nella giornata del 13 aprile è proseguito il confronto tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, unitamente alle RSU, e la società Open Fiber in merito allo Smart Working strutturale e al tema della genitoria...

Tlc, parte la mobilitazione di settore. A rischio 20 mila posti di lavoro

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL: al via la mobilitazione del settore TLC A rischio 20 mila posti di lavoro diretti e migliaia negli appalti Il settore delle Telecomunicazioni è arrivato ad un bivio drammatico. Le contraddizioni che il sindacato confederale unitaria...

Ericsson annuncia 150 esuberi entro l'anno

  6 Aprile 2023   ericsson tlc
Nella giornata del 5 Aprile si è svolto l’incontro da remoto tra le Segreterie nazionali e territoriali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL Telecomunicazioni, le Rsu ed i rappresentanti dell’azienda Ericsson Italia per un confronto sull’andamento aziendale ed i...

Rai, sciopero generale il 26 maggio

  6 Aprile 2023   rai raiway
RAI, procedure chiuse negativamente Sciopero generale del Gruppo il 26 maggio 2023 Nei giorni 28 e 31 marzo, la Delegazione RAI, composta dalla Direzione del Personale/RUO, dal Capo Staff AD, dal CFO, dal CTO, dal Direttore Infrastrutture Immobiliari e Sedi Lo...

British Telecom ristruttura, preoccupante l'impatto sul lavoro

  5 Aprile 2023   tlc british telecom
BRITISH TELECOM, FORTE PREOCCUPAZIONE PER IMPATTO RISTRUTTURAZIONE SUI LAVORATORI Nella giornata di ieri, martedì 4 Aprile, si è svolto l’incontro da remoto tra le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, le Rsu ed i rappresentanti dell'azienda BT...

Vodafone Italia conferma i mille esuberi

  4 Aprile 2023   tlc vodafone
Si è svolto in data odierna l’incontro tra le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, il coordinamento Rsu con i vertici dell’azienda Vodafone Italia per proseguire il confronto relativo allo scorso incontro in...