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Nell’incontro dell’8 luglio la società E-Care ha rappresentato l’attuale situazione aziendale di crisi derivante sia dalla negativa evoluzione della commessa Fastweb che da un annunciato calo di volumi da parte del cliente Vodafone a partire da Settembre prossimo, mentre restano le incognite legate al rinnovo di importanti commesse aziendali (ex Teletu ora Vodafone, Acea) che interessano le sedi dell’Aquila e Roma.
Sempre secondo l’azienda, la situazione negativa di Fastweb chiaramente evidenziatasi nel mese di Aprile 2014, è stata causata sia al modello contrattuale applicato – che ha comportato squilibri tra ricavi riconosciuti e costi del personale effettivamente sostenuti - che da una diversa quantificazione da parte della committenza degli impegni assunti nel settembre 2013 al tavolo triangolare circa i volumi di attività affidate a Ecare, che hanno subito riduzioni importanti e che, stante le dichiarazioni fatte, cesseranno completamente a partire dal 1° ottobre prossimo, generando un esubero di tutto il personale attualmente operante sulla commessa di 134 lavoratori.
La Direzione Aziendale di E-Care ha sottolineato che tali complessive condizioni, che portano a perdite di bilancio di circa 2 milioni di euro già nel primo semestre 2014, non sono sostenibili dalla società. Né è sufficiente per la gestione di tale situazione l’attuale contratto di solidarietà mentre la disdetta unilaterale degli accordi integrativi in essere a partire dal 1° luglio si inserisce, sempre secondo l’azienda, in un quadro di misure urgenti necessarie per far fronte alla forte difficoltà economica.
In tale negativa condizione E-Care ha tuttavia confermato l’intendimento di voler ricercare tutte le soluzioni per mantenere il massimo livello occupazionale possibile, confermando anche la propria volontà di avviare da subito le trattative per ricercare con le OO.SS. le condizioni per sottoscrivere un accordo a livello nazionale che consenta di aumentare la produttività aziendale, come ulteriore forte contributo per superare le criticità di sistema, aumentando la competitività dell’azienda e rendendo più omogenei tra sede e sede trattamenti e normative.
Le Segreterie nazionali hanno ribadito che da parte sindacale l’obiettivo prioritario è, e resta, quello che era alla base dell’accordo già sottoscritto ad ottobre 2013 e cioè LA DIFESA INTEGRALE DEL PERIMETRO OCCUPAZIONALE.

Per questo hanno richiesto di dare la massima priorità alla ricerca delle soluzioni volte a tale scopo, per provare a definire entro il corrente mese di luglio gli strumenti che consentano di raggiungere il primario obiettivo occupazionale, dichiarando però la necessità di entrare più specificamente nell’analisi dimensionale del problema, per il quale l’azienda dovrà presentare elementi molto più dettagliati che permettano di fare le opportune valutazioni di merito.
Da parte sindacale continueranno comunque tutte le opportune azioni per andare in fondo alla questione del cambio di appalto coinvolgendo il Ministero del Lavoro ed il Ministero dello Sviluppo Economico ribadendo la nostra richiesta di una clausola di salvaguardia per i lavoratori laddove l’attività venga spostata in altra azienda.
Parallelamente verrà avviata la trattativa che consenta di creare i presupposti per il miglioramento della produttività aziendale tenuto conto della situazione e della necessità di creare condizioni di sostenibilità economica.
Le OO.SS. inoltre, manifestando la propria perplessità circa la possibilità di sottoscrivere un accordo entro il mese di Luglio hanno nuovamente richiesto di sospendere gli effetti della disdetta dell’accordo di secondo livello per tutto il tempo necessario al raggiungimento dell’accordo.
Pertanto al fine di dare immediato seguito agli impegni reciprocamente assunti le parti per ricercare la conclusione dei due percorsi hanno fissato le date dei due prossimi incontri che si terranno nei giorni 16 e 22 luglio.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL TELECOMUNICAZIONI

 

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