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Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicaizoni, Snater, Libersind-ConfSal, su mandato del Coordinamento Nazionale Unitario, si sono riunite nella mattinata del 12 maggio 2015.
A seguito di un’analisi sulla fase, tenuto conto della inaccettabile risposta della Rai sul tema dell’erogazione del Premio di Risultato per l’anno 2014 e, più in generale, sul confronto sulla previsione economica per il 2015 e sul futuro dell’azienda, hanno valutato di mettere in campo unitariamente delle iniziative di visibilità, denuncia e mobilitazione, a partire da un presidio sotto la sede di Viale Mazzini in concomitanza con la riunione dei soci Rai, il giorno 28 maggio 2015.
La rivendicazione del Premio parte dal presupposto che il risultato economico (+ 57,9 milioni di euro), esaltato dal Direttore Generale nei documenti distribuiti a tutti i lavoratori della Rai, sono frutto essenzialmente dell’impegno dei Lavoratori che noi rappresentiamo.
Quindi non è accettabile che mentre si procede ad una distribuzione degli utili agli azionisti di Rai Way, mentre si continuano a fare assunzioni in posti di direzione, mentre inizia a girare insistente la voce sulla possibilità di un assorbimento dell’utile Rai da parte del Ministero del Tesoro (elemento che porterebbe il drenaggio da Rai sul 2014 a quasi 250 milioni di euro: – 150 milioni della legge 89/2014, - 25 milioni del mancato adeguamento all’inflazione, - 57,9 milioni per il recupero dell’utile da parte dell’azionista), i Dipendenti dell’azienda si vedono privati del riconoscimento dovuto per l’impegno profuso ed il risultato economico conseguito.
La questione del pagamento è amplificata dalla mancata definizione di quanto stabilito nel CCL del 7 febbraio 2013, dove era già previsto il cambiamento della struttura premiante del PdR, condizione mai raggiunta per il comportamento pregiudizialmente ostativo a trovare un sistema efficace da parte della Rai.
Le Segreterie hanno anche deciso di avviare la discussione unitaria per la definizione della Piattaforma contrattuale.
Tale percorso nasce dall’esigenza da parte sindacale di mettere in campo una rivendicazione complessiva, equilibrata e di sistema (salario, tutele e figure professionali), superando un modello relazionale messo in campo da Rai che ha favorito in questi ultimi due anni la divisione e la rivendicazione categoriale.
Nelle prossime settimane le organizzazioni sindacali saranno audite dalla COMMISSIONE 8A LAVORI PUBBLICI, COMUNICAZIONI del SENATO sulla riforma della Rai. Rimane forte la preoccupazione
delle Segreterie per quanto formulato nel decreto del Governo e per le modalità con cui la stessa Commissione ha convocato le OO.SS..
Le Segreterie Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater e Libersind-ConfSal si riuniranno nuovamente il 18 maggio per proseguire la discussione sull’insieme delle questioni in campo, cercando di dare risposte anche ai temi relativi alla rappresentanza e alle relazioni sindacali.

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