SLC CGIL Territoriali
Settore produzione culturale
Oggetto: sostegno attività atipiche spettacolo.
Come è noto le misure messi in campo dal Governo con il DL 18, non sono sufficienti, anche se è importante aver individuato per la prima volta, tutele specifiche per i lavoratori dello spettacolo (indennità 600 euro), a prescindere dal rapporto lavorativo.
Il Ministro Franceschini ha affermato di essere consapevole che le misure messe in atto non coprono tutti i lavoratori, e per questo è impegnato a trovare le risorse per ulteriori tutele nell’ambito del prossimo e imminente DL.
Ma la situazione drammatica di questi lavoratori, che si sono trovati da un giorno all’altro senza alcun reddito e non hanno un orizzonte certo per riprendere l’attività necessitano un impegno di tutta la categoria, anche a livello territoriale, per far sì che si possano mettere in campo tutti gli strumenti, per garantire, per questa lunga fase di incertezza, un reale sostegno, anche da parte delle istituzioni locali. Preciso che questo sostegno deve essere dato direttamente ai lavoratori.
Alcune regioni stanno studiando specifici aiuti per i lavoratori dello spettacolo. E’ necessario che la SLC CGIL diventi un interlocutore verso la politica regionale e comunale per evidenziare le problematiche del settore, che rendono questi lavoratori cosi fragili.
Aver attivato la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ci ha permesso di avere uno spaccato di queste difficoltà (siamo ormai a un migliaio contatti che comprendono tutte le tipologie di attività nello spettacolo). Moltissimi lavoratori stanno cadendo in povertà.
A questo si aggiunge il grande lavoro fatto dalla Coordinatrice nazionale degli attori Carlotta Viscovo, aiutata nel suo lavoro dal delegato (attore/autore) di Milano Marco Cacciola, dai coordinatori dei danzatori Valeria Russo e Manolo Perazzi (anche loro sono danzatori/coreografi).
Grazie a loro e alle possibilità offerte dal web stiamo contattando oltre duemila lavoratori.
Siamo anche in contatto con i musicisti, i tecnici, registi, drammaturghi, e sceneggiatori.
La documentazione inviata in queste settimane dovrebbe essere sufficiente per farvi capire le problematiche dei lavoratori.
So che si stanno attivando i territori SLC CGIL di Puglia e di Trento, mentre la regione Campania ha deciso di sostenere (credo con fondi europei) anche le partite iva dello spettacolo. E’ evidente che questa è una misura necessaria ma non sufficiente. E’ necessario dare tutele a prescindere dal rapporto di lavoro. Dal nostro osservatorio possiamo dire che la maggior parte dei lavoratori atipici è esclusa dalle tutele. Deve esser considerato anche il fatto che le pensioni ex Enpals sono basse e che quindi è necessario individuare misure di sostegno anche per questi pensionati, mettendo ovviamente un limite di reddito derivante dalla pensione. E’ normale per questi lavoratori continuare a lavorare per integrare la pensione, almeno fino a quando ce la fanno. La maggior parte di loro ottiene la pensione di vecchiaia.
Aggiungo che 12 assessori alla cultura delle maggiori città italiane hanno chiesto un incontro al Ministro Franceschini, chiedendo di istituire un tavolo di confronto per la gestione della crisi e affrontare da subito un confronto sulla strategia di rilancio e ricostruzione. Chiedono di estendere l’art bonus a tutti i settori, studiare modalità di supporto diretto alle piccole e medie imprese, comprese le cooperative e le associazioni culturali.
Vogliono anche avanzare proposte sull’attribuzione del fondo straordinario di 130 milioni a supporto di tutte le categorie di impresa o professionali e per assicurare misure a sostegno del reddito dei lavoratori atipici ed intermittenti.
I 12 assessori sono quelli delle città di Roma, Napoli, Milano, Genova, Torino, Cagliari, Palermo, Firenze, Bologna, Venezia, Ancona e Bari.
Nell’ambito delle riunioni con i musicisti abbiamo incontrato gli assessori di Bologna, Milano, Firenze e Roma che ci hanno manifestato grande preoccupazione circa le ricadute della crisi sulle risorse destinate al settore culturale da parte dei comuni. Queste vengono in gran parte delle tasse di soggiorno che in questo momento sono azzerate.
Credo quindi che sia doppiamente necessario un protagonismo di SLC CGIL con questi assessori, ma invito a contattare anche quelli delle altre città, soprattutto capoluogo che non fanno parte di questo gruppo di assessori.
Vi faccio notare che questi assessori, per quanto ne so, stanno parlando anche di tematiche del lavoro senza avervi coinvolti.
Per qualsiasi necessità sono a disposizione.
Emanuela Bizi
SLC CGIL Produzione Culturale