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Servizi postali

Il coordinamento di settore dell'area servizi, riunitosi nelle giornate del 24/25 Luglio c.a., ha analizzato le linee guida del Piano Industriale presentate il giorno 22 Luglio c.a. dall’AD di  Poste Italiane alle Organizzazioni Sindacali.

Esprime apprezzamento unanime per la presentazione prospettica del Gruppo Poste come realtà unica con una missione di sviluppo unitaria e l'individuazione del Gruppo come asset strategico per il Paese.

Ritiene condivisibile l'indicazione delle linee di business presentate dall'Amministratore Delegato, che sono indicate come praticabili partendo dalla valorizzazione del capitale umano.

Nel dettaglio, la volontà dichiarata dall'AD di reinvestire nello sviluppo del segmento logistico, al fine di recuperare importanti quote di mercato in particolare nel trasporto dei pacchi, segna una positiva inversione di tendenza che la SLC-CGIL ha più volte indicato come l'unica strada percorribile per il mantenimento e l'implementazione del core business aziendale.

Peraltro l'integrazione dei servizi a rete rappresenta, se implementata, il valore aggiunto del Gruppo, che si candida naturalmente ad essere operatore globale nei confronti del cliente business, retail e della Pubblica Amministrazione. A fronte della flessione di volumi del segmento postale tradizionale Poste Italiane può  infatti, per la sua stessa natura svolgere le funzioni di grande operatore logistico nazionale.

Il Comitato di settore della SLC-CGIL valuta con preoccupazione lo scadimento della qualità prodotta e percepita nel settore Servizi Postali e ritiene siano determinanti ed improrogabili investimenti ed interventi organizzativi che, salvaguardando i diritti dei lavoratori, producano un recupero di efficienza e qualità .

In tal senso ritiene altrettanto improrogabile la definizione dei rapporti tra SDA e POSTE ITALIANE e considera necessaria l'inclusione della controllata nel perimetro contrattuale del Gruppo.

Il Comitato di settore ribadisce la necessità di un quadro regolatorio chiaro che impedisca l'esercizio della concorrenza nel segmento postale scaricata sul costo del lavoro e sui differenti oneri relativi alla definizione e allo svolgimento del servizio universale.

Per quanto riguarda l’Area dei Servizi Finanziari il Comitato di Settore della SLC-CGIL condivide la necessità espressa dall'A.D. di una semplificazione di prodotto e di processo, ma ritiene parimenti irrinunciabile la definizione dell'organico minimo, necessario allo svolgimento delle attività oggi in capo agli operatori della divisione.

Inoltre sottolinea la necessità di investimenti finalizzati alla dotazione di mezzi strumentali idonei alla missione aziendale, alla valorizzazione professionale meritocratica del personale ed alla sicurezza, elementi tutti concorrenti alla produzione di efficienza, efficacia e qualità.

La SLC-CGIL, come dimostrato dalle numerose vertenze territoriali in atto, imputa l'attuale perdita di efficienza nella proposizione dei servizi alla clientela anche ad una pessima gestione manageriale degli accordi sottoscritti dalle parti, auspicando una ridefinizione costruttiva delle relazioni industriali, specie a livello territoriale, che consenta di intervenire tempestivamente laddove le criticità sono visibili e certificate dall'azienda stessa.

In merito alle rinnovazioni contrattuali il Comitato di Settore della SLC-CGIL ribadisce la necessità di un approdo al CCNL di settore, come elemento concorrente e necessario alla definizione del quadro regolatorio anche con riferimento alle tutele dell’insieme dell’occupazione del settore. In tal senso sollecita l'avvio del confronto ed una presa di posizione certa da parte di Confindustria, disponibile ad un percorso transitorio che traghetti il settore verso la definizione di regole contrattuali settoriali in tempi definiti e certi.

Si dichiara inoltre favorevole a che la Segreteria si confronti con Poste per il rinnovo del P.D.R., con la certezza però dell'erogazione dell’ anticipo nel mese di Settembre.

Il Coordinamento di settore ritiene che il processo di privatizzazione del Gruppo debba realizzarsi senza accelerazioni, consentendo anche il recupero di capitali per i necessari investimenti all'interno del Gruppo stesso e con la definizione di regole che impediscano la realizzazione di conflitti di interessi tra azienda e nuovi investitori.

Nella consapevolezza che le linee guida del piano industriale avranno una declinazione operativa nei prossimi mesi, il Coordinamento di settore SLC-CGIL si riserva di esprimere un giudizio compiuto quando il piano organizzativo complessivo sarà consegnato alla contrattazione con le Organizzazioni Sindacali.

È del tutto evidente che la declinazione del piano per SLC- CGIL dovrà comunque garantire la tutela dei Lavoratori, il ricambio generazionale, la valorizzazione meritocratica delle competenze, piani formativi adeguati e coerenti, investimenti strutturali, ed indicazione precisa dei diversi livelli di responsabilità aziendale.

Roma, 25 Luglio 2014

Approvato con due astenuti

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