"Aderire a questa petizione è un obbligo per il Sindaco di una città, che ha oltre 10.000 lavoratrici e lavoratori coinvolti nel settore. L'approvazione di questa norma corrisponde alla promozione di uno stop alla precarietà, attraverso l'inserimento una clausola sociale degli appalti a salvaguardia, non solo dei livelli occupazionali, ma dello stesso sviluppo locale". Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando commenta pubblicamente la propria firma alla petizione in corso su Change.org indirizzata da Slc Cgil ai parlamentari (http://chn.ge/1RxURZB), per far approvare senza indugio e senza modifiche l’emendamento che regola il cambio di appalto nel settore dei call center.
Anche Enrico Rossi, Presidente della regione Toscana, e Michele Emiliano, Presidente della regione Puglia sostengono pubblicamente l’emendamento sulla clausola sociale a favore dei lavoratori dei call center. Inoltre anche l’intera segreteria nazionale di Cgil confederale ha sottoscritto la petizione.
Arriverà infatti in aula entro ottobre, per il voto definitivo, nell’ambito del DDL sugli appalti pubblici, anche la norma che prevede la prosecuzione dei rapporti di lavoro già esistenti in caso di successione di imprese negli appalti con il medesimo committente e la protezione dei trattamenti economici e normativi contenuti nei contratti collettivi, nel settore dei call center. Questa norma esiste già negli altri Paesi europei e servirà ad arginare le gare al massimo ribasso, in cui il prezzo della competizione tra imprese viene fatto pagare solo ai lavoratori.