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Si è svolto al Ministero dello Sviluppo, nella giornata del 8 novembre, l’incontro richiesto dalle scriventi OO.SS., con l’azienda ECare, per gli effetti della riduzione della commessa poste in particolare su L’Aquila.
Le preoccupazioni da noi espresse sulla sorte del sito sono state confermate dall’Azienda, in quanto se la commessa poste riguarda anche Roma, una riduzione dell’attività anche parziale, mette in seria difficoltà la sostenibilità del sito abruzzese. Secondo l’azienda, il sito dell’Aquila mantiene un costo alto, sostenibile solo con la piena saturazione delle attività. Saturazione che al momento, l’Azienda non può assicurare.
Le OO.SS. hanno fatto presente al Mise e alla Regione Abruzzo presente,che la nuova proprietà ha il compito e il dovere di portare valore aggiunto, attraverso nuove commesse e investimenti così come era stato annunciato.
Si è poi sottolineato che per qualsiasi soluzione c’è il fattore tempo che al momento non è possibile determinare e questo rappresenta un grave problema, tanto più che ECare ha utilizzato tutti gli ammortizzatori sociale nell’arco del quinquennio e non ha la possibilità di accedervi oltre.
A tutti sono note le difficoltà che la città sta ancora attraversando anche in termini di collocazione occupazionale. Per queste ragioni le OO.SS. hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo,un intervento rapido e persuasivo, sia per favorire un afflusso di attività capace di saturare l’attuale monte-ore lavorativo, sia per verificare la possibilità di attivare nuove proroghe di eventuali ammortizzatori.
Nel frattempo l’Azienda si deve impegnare a varare un vero e proprio piano industriale che sappia offrire una prospettiva futura nella quale si investe e ci si crede, soprattutto su attività di forte valore aggiunto, anche con l’aiuto di fondi previsti, per la formazione continua.
ECare non ha intrapreso alcun impegno specifico, se non qualche attività derivante da nuovi clienti, ma al momento di modeste dimensioni e comunque non subito, ha invece balenato la possibilità di aprire una nuova procedura di licenziamenti collettivi se dovesse continuare questo stato di cose.
Governo e Regione si sono impegnati a fare una ricognizione con alcune grandi aziende che operano o vorrebbero operare nella Regione. Verificare poi, la possibilità di accedere a qualche strumento previsto per queste situazioni, in attesa della legge di stabilità (metà dicembre) che dovrebbe prevedere una proroga degli ammortizzatori sociali. Governo e Regione per queste verifiche, hanno chiesto l’aggiornamento del l’incontro a lunedì 20 novembre alle ore 16.00.
Le OO.SS. auspicano il successo degli impegni di Governo e Regione Abruzzo ma sono pronti alla mobilitazione per difendere anche un solo posto di lavoro all’Aquila come in altre sedi e diffidano l’azienda, ad utilizzare questo tempo, per spostare attività dal sito in questione.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL,UGL-TELECOMUNICAZIONI

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