Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

COMUNICATO STAMPA

STUDIO I-COM, UNO SPOT PER ILIAD, LA REALTA’ DEL SETTORE TLC E’ NELLA RELAZIONE AGCOM AL PARLAMENTO

Apprendiamo con molto stupore l’analisi sulla competitività nel settore delle TLC a cura di I-COM e soprattutto sul ruolo decisivo che avrebbe avuto ILIAD sul versante della concorrenza, della soddisfazione del cliente, sull’economia nazionale e sull’occupazione.

L’Italia da oltre un decennio è il Paese Europeo dove c’è più concorrenza nella telefonia mobile e dove, l’ex Incumbent, ha perso più quote di mercato nel fisso rispetto agli altri Paese Europei.

Quando in Italia nasce la “ipercompetizione” e i clienti erano i più soddisfatti d’Europa. ILIAD era un anonimo operatore di oltralpe, la sua discutibile presenza come 4° operatore di TLC è arrivata grazie ad una ingiustificabile imposizione (speriamo leale) della Commissione Europea in un mercato già saturo e deregolamentato.

La presenza di Iliad nel nostro Paese ha spinto tutte le imprese ad una riduzione dei prezzi, dei ricavi e della marginalità, condizionando pesantemente la capacità di investimenti e pregiudicando l’innovazione e le tecnologie.

Dallo studio di I-COM - magari eterodiretto - sembra si voglia far passare il messaggio che Iliad sia l’operatore che ha cambiato il modello sociale di comunicazione nel nostro Paese, che ricordiamo per rispetto dei fatti, essere avanzato, innovativo, affidabile, sicuro e con una penetrazione di SIM tra le più alte a livello globale.

Inoltre i dati economici ed occupazionali che leggiamo nel rapporto danno una visione distorta e distante da ogni ragionevole parametro di realtà, basta leggere la relazione annuale che l’AGCOM presentata al Parlamento per rendersi conto di quanto sia critica la situazione economica –finanziaria del settore delle Telecomunicazioni, altro che potenzialità di crescita nel breve medio periodo.

Il settore delle TLC è in profonda crisi per una politica di competizione aggressiva già prima dell’ingresso di Iliad nel mercato italiano, e oggi questo fenomeno è ancora più accentuato per il dumping commerciale imposto da Iliad grazie ad una azienda con bassi costi di esercizio, una struttura con poche centinaia di lavoratori, con un indotto fatto di lavoratori precari, uno spropositato utilizzo di appalti e subappalti e che grazie alle norme europee può utilizzare a prezzi agevolati le infrastrutture degli altri operatori.

Questi dati esemplificativi in possesso del Sindacato smentiscono in modo inequivocabile lo ”pseudo rapporto di I-COM”; l’impiego di nuova occupazione a seguito di investimenti miliardari, di cui non abbiamo prova, e che viene stimata in circa 34.000 nuovi posti di lavoro è una notizia priva di qualsiasi fondamento, è vero invece che il settore per reggere la competizione ha dovuto responsabilmente gestire migliaia di esuberi scaricandone i costi sulla fiscalità generale, e dovrà continuare a gestire il rischio occupazionale per il prossimo futuro in tutta la filiera delle TLC.(vedi Telco, call center, fornitori di apparati e appalti di Rete).

Purtroppo ad oggi l’unico driver strategico di Iliad è quello di sottrarre clienti agli altri operatori ed ostacolarli nelle politiche di investimento, innovazione e sviluppo, invocando l’intervento della magistratura e delle associazioni dei consumatori per rallentare il processo di digitalizzazione con gravi danni all’economia del Paese.

Sfidiamo Iliad in un confronto sindacale per verificare i risultati e i dati diffusi che secondo la nostra visione sono distorsivi del mercato e della concorrenza, sia per il rispetto delle imprese che si sono accollate enormi investimenti in questo Paese e sia per la tutela dei lavoratori di Iliad sprovvisti di qualsiasi accordo aziendale, di regolamentazione normativa, di sicurezza sul lavoro, di turnistica condivisa, di agevolazioni e benefit e premio di produttività.

In conclusione riteniamo che Iliad non può vantare nessun impatto rilevante sull’economia del Paese, anzi ha generato un pesantissimo dumping di sistema che ha contribuito a precarizzare le condizioni dei lavoratori ed a rallentare il processo di digitalizzazione di cui ha bisogno il Paese.

Iliad, come già accaduto per H3G, resterà vittima di un sistema economico insostenibile in quanto non è in grado di remunerare il capitale investito mettendo a rischio anche i propri lavoratori.

Siamo convinti, che la difficile condizione di mercato scaricherà i suoi effetti anche su Iliad e sui lavoratori, pertanto chiediamo ai vertici aziendali di convocare le OO.SS. ai sensi dell’art.1, lettera E del CCNL, per avviare una ricognizione della situazione aziendale a tutela dei lavoratori e per informarli sulla reale situazione del settore che è molto diversa dalla propaganda aziendale.

Roma, 19 febbraio 2020

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC CGIL - FISTEL CISL -UILCOM UIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

British Telecom, no ai licenziamenti coatti

  13 Giugno 2023   tlc british telecom
Lo scorso 9 giugno, si è svolto il primo incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tra i rappresentanti aziendali di BT Italia assistita da Unindustria Roma, le Segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e le RSU, ...

Licenziamenti Ericsson, raggiunto l'accordo che chiude la procedura

  12 Giugno 2023   ericsson tlc
Lo scorso 9 giugno si sono incontrate le Segreterie Nazionali e Territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, il coordinamento Rsu e l'azienda Ericsson per discutere della procedura di riduzione del personale avviata dall'azienda per 134 lavoratrici e lavoratori...

Sciopero Telecomunicazioni, punte di adesione al 80%

Saccone: "Se il Governo non interviene, alimenta diseguaglianze sociali e arretratezza del Paese" (U.S. Slc Cgil) Roma, 6 giu - «L’immagine del disastro: aziende che trascorrono le giornate a ridurre i perimetri occupazionali e a far scempio di diritti e salari». R...

Comdata, conflitto su gestione clausola sociale commessa Trenitalia

  30 Maggio 2023   comdata call center tlc
Nell’ambito della gestione della clausola sociale relativa alla commessa Trenitalia si è svolto ieri il primo incontro tra le Segreterie Nazionali e Territoriali SLC CGIL, FISTel CISL, UILCOM UIL, unitamente alla delegazione delle RSU, e le aziende Comdata S.p.A. in...

Sciopero INPS Servizi, alta adesione in tutte le sedi

  29 Maggio 2023   call center tlc
Con una media nazionale di adesione di circa il 70% e con punte in alcune sedi del 90%, la partecipazione allo sciopero in INPS Servizi di ieri, indetto dalle scriventi Organizzazioni Sindacali, è stata indubbiamente un successo. Come un successo sono stati i presidi...

Rai, sciopero revocato

  22 Maggio 2023   rai tv emittenza raiway broadcasting
La protesta delle Lavoratrici e dei Lavoratori RAI ha ottenuto un primo importante risultato Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FNC-UGL, SNATER-LIBERSIND-CONFSAL che, unitariamente, avevano proclamato lo sciopero per il prossimo 26 maggio e...