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'A dieci giorni dalle festività di Natale, i vertici di British Telecom fanno pervenire le prime lettere di licenziamento in tronco, senza preavviso' denuncia una nota di Slc Cgil nazionale.

"Crediamo che nessuna azienda italiana, seppur investita da anni di crisi durissimi, abbia mai scelto di licenziare il proprio personale a pochi giorni da Natale.

Nel caso di British Telecom la cosa è ancora più grave perché non e' un’azienda in crisi e perche' durante la trattativa prevista dalla procedura di mobilità, il sindacato aveva offerto strumenti che avrebbero consentito una gestione non traumatica e un risparmio identico a quello atteso dall’azienda."

"I vertici aziendali - prosegue la nota -hanno respinto tali proposte e hanno deciso di non avviare le dimissioni rispondendo alle decine di lavoratori resisi disponibili a uscire volontariamente e con i quali era stato condiviso un incentivo, ed hanno invece individuato alcuni lavoratori da usare come vittime sacrificali sull’altare del braccio di ferro che l’azienda ha messo in campo."

"Questo in un’azienda che vede tra i suoi principali clienti il Ministero del Lavoro e importanti aziende pubbliche che non potranno restare a guardare lo scempio realizzato da un loro fornitore. Da subito sarà necessario attivare iniziative nei loro confronti per chiedere conto ai vertici di British Telecom."

"Per oggi, lunedì 16 dicembre, è stato dichiarato un primo sciopero per l’intera giornata di lavoro. Da domani saranno avviate tutte le iniziative di contrasto alle decisioni adottate dai vertici aziendali attraverso gli strumenti individuati da ogni singola filiale quali blocco di tutte le prestazioni straordinarie e accessorie, assemblee permanenti, scioperi autogestiti nelle forme decise dalle assemblee."

"Già da oggi - conclude il comunicato - e per i prossimi giorni sono previsti presidi davanti a tutte le sedi British Telecom al fine di coinvolgere tutto il personale e sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’atteggiamento adottato dall’azienda."

 

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