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Si è svolto a Roma venerdì 1 agosto il programmato incontro al Ministero del Lavoro previsto dalle procedure di legge a fronte della richiesta di Cassa Integrazione in deroga avanzata da ECARE lo scorso 23 luglio per 185 lavoratori di coordinamento e staff nel periodo 1 settembre - 31 dicembre 2014.

Chiarito in fase iniziale, e messo agli atti, che la mancata partecipazione di una sigla (SLC-CGIL) al precedente incontro è stata dovuta a dichiarato impedimento, da parte aziendale sono state esposte le motivazioni della richiesta di Cassa ed i numeri effettivi dei lavoratori interessati dopo le verifiche che l’azienda ha effettuato su precedente richiesta sindacale: Aquila - 27 unità su organico complessivo di 402 dipendenti; Roma - 28 unità su organico complessivo di 432 dipendenti; Cesano Boscone (Milano) - 66 unità su organico complessivo di 525 dipendenti; Modugno (Bari) - 24 unità su organico complessivo di 134 dipendenti; Torino – 29 unità su 379 su un organico complessivo di 379 dipendenti; per un bacino totale di 174 lavoratori interessati alla cassa in deroga con una percentuale per tutte le sedi del 35%.

Dopo il necessario confronto tra la delegazione sindacale, da parte delle Segreterie nazionali sono state espresse all’azienda alcune richieste a garanzia del percorso da intraprendere, come necessaria sintesi unitaria in fase Istituzionale cui si è giunti senza un preventivo accordo tra le parti , delle posizioni già espresse in fase di confronto aziendale e cioè: 1) la rinuncia da parte di Ecare ad intraprendere azioni unilaterali di qualunque tipo con effetti che non si ripercuotessero nel periodo settembre-dicembre 2014; 2) la moratoria degli effetti della disdetta aziendale degli accordi integrativi in essere con inizio contestuale del tavolo di confronto in materia, anche a fronte dell’impegno aziendale a non ricorrere in tale lasso di tempo a nessuna chiusura di sede; 3) la rotazione effettiva di tutto il personale coinvolto nella CIGD; 4) una Commissione che possa monitorarne concretamente la reale applicazione.

Su tali punti Ecare ha dato delle risposte affermative parziali. Sul primo punto ha dichiarato di riuscire ad impegnarsi solo fino al 31 ottobre (non fino a dicembre); per il punto 2 si è detta disponibile a calendarizzare immediatamente un tavolo di confronto sulle armonizzazioni sospendendo la unilaterale disdetta effettuata (ma senza pagamento dei trattamenti prima previsti) , anche qui con l’impegno a non aprire procedure per chiusura sedi fino al 31 ottobre 2014, mentre per i punti 3 e 4 ha espresso piena disponibilità.

Di fronte alla successiva richiesta formulata da parte Sindacale ad Ecare, rispetto alla possibilità di poter maturare una ulteriore riflessione per addivenire a considerazioni diverse che andassero pienamente nella direzione e verso tutte le garanzie richieste dalla delegazione sindacale, l’azienda si è dichiarata indisponibile e quindi, conseguentemente, non si è potuto che ratificare dalle parti l’esito negativo dell’esame congiunto ed il mancato accordo.

Le Segreterie nazionali, che pure si sono spese per creare le giuste condizioni tra i lavoratori
che potessero contribuire a far comprendere al meglio i percorsi da intraprendere anche a fronte di qualche scivolone relazionale aziendale in corso d’opera, esprimono rammarico circa l’esito negativo di una così serrata trattativa (sono stati fatti diversi incontri) che certamente non era quanto sperato e che lascia molti dubbi ed incertezze tra i lavoratori tutti ed una certa amarezza per non aver raggiunto un accordo che impedisse all’azienda di avere “mani libere” ad intraprendere future e più gravi iniziative unilaterali.

Parimenti auspicano responsabilmente che le porte del confronto costruttivo e di merito possano tornare a riaprirsi quanto prima, una volta meglio definiti e sciolti i noti nodi che determinano l’attuale situazione di Ecare, per provare a dare le giuste risposte condivise che salvaguardino perimetro occupazionale e sedi di lavoro.

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL Telecomunicazioni

 

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