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Produzione culturale

Nella giornata odierna le Segreterie Nazionali hanno convocato il Coordinamento per denunciare, alla luce dell'ennesimo decreto in iter di approvazione, l'assoluta mancanza di interlocuzione con il Ministro Franceschini limitata ad un unico incontro scaturito dopo una nostra proclamazione di sciopero e mobilitazione del Settore.
Nel merito il Decreto, entrando nelle more del CCNL appena rinnovato, ripercorre posizioni pesantemente invasive e lesive della contrattazione sindacale riproponendo interventi destrutturanti già praticati dai precedenti Ministri (Legge Bondi ecc).
Inoltre il Decreto, con pretesa di determinare soluzioni ultimative, sostituendosi ai Ministeri chiamati in causa con l'istanza di Interpello da noi avanzata, interviene sulle materie della Legge 112 non compiutamente definite e indispensabili per gli accordi sindacali a margine dei piani industriali, quali i diritti e i percorsi di pre‐pensionamento, la ricollocazione dei lavoratori tramite Ales S.p.A., ecc.
Il quadro di incertezza causato dalle superficiali risposte, oltre che dal testo definito per Decreto, pone il Sindacato dinanzi a un scenario sicuramente diverso da quello con cui in alcune Fondazioni Lirico Sinfoniche in sofferenza sono stati raggiunti accordi fra le parti.
Questo impone la necessità di ritirare la propria firma dagli accordi sottoscritti, iniziativa finalizzata alla ricerca di soluzioni più rispondenti alla tutela dei lavoratori interessati.
Il Coordinamento, dinanzi al riemergere evidente di reiterate e conosciute impostazioni tendenti solo alla destabilizzazione delle Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane, da mandato alle Segreterie Nazionali:
- di indire celermente una conferenza stampa sia per presentare pubblicamente emendamenti sul decreto alle forze politiche e istituzionali che per rappresentare il comportamento di questo Ministero verso una parte importante del Settore Culturale italiano e le parti sociali che lo rappresentano;
- di richiedere un incontro all'ANFOLS finalizzato a chiarire l'applicazione per l'insieme delle Fondazioni Lirico Sinfoniche di quanto convenuto nel nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sia in materia normativa che economica.
- di avviare unitariamente un percorso giuridico per verificare la congruità dei provvedimenti di natura pubblicistica inseriti nella Legge 112 e nel conseguente Decreto licenziato la scorsa settimana.
Si dovranno inoltre attivare, in questa fase, tutte le iniziative territoriali tese a una visibilità finalizzata a rappresentare alle Istituzioni, all'utenza e alle forze politiche, il forte disagio dei lavoratori del Settore che a tutt'oggi non trova gli ancoraggi giusti per un riequilibrio strutturale di tenuta e di rilancio nel sistema culturale del Paese.

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTeL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL

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Si allega il testo integrale del contratto collettivo nazionale di lavoro per le Fondazioni Lirico Sinfoniche,  sottoscritto dalle organizzazioni sindacali.

Scarica il documento: CCNL IFONDAZIONI LIRICO SINFONICHE

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Pubblichiamo il testo dell'interpello in merito alle problematiche della Legge 112 (Fondazioni Lirico Sinfoniche) inviato al Ministero dell'Economia, al Ministero dei Beni Culturali, al Ministero del Lavoro e alla Direzione Generale Inps.

Scarica il documento: Istanza di interpello OO SS _10-04-2014

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Le scriventi OOSS, prendendo atto dell’assoluta mancanza di riscontro da parte del MIBACT alle ripetute richieste d’incontro ufficialmente formalizzate negli ultimi mesi, devono con forza ripetere l’assoluta inaccettabilità di tale assordante silenzio su questioni che dovrebbero vedere il Ministero medesimo primo proponente di concrete soluzioni ai numerosi problemi che affliggono le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane e che, in aggiunta alla specifica istanza d’interpello inviata in data 31 marzo u.s. a tutti i Ministeri competenti e alla Direzione Generale dell’INPS, nuovamente elenchiamo come sotto sintetizzate:

- traduzione ed applicazione della Legge 112 in tutti i suoi molteplici aspetti ai fini della compilazione ed approvazione dei piani industriali che “obbligatoriamente o volontariamente” la suddetta Legge impone di dover affrontare alla stragrande maggioranza delle Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane in tempi obbligatoriamente prestabiliti;
- ridisegno degli assetti e della ripartizione settoriale del Fondo Unico dello Spettacolo;
- chiarimenti sulla tipologia ordinamentale delle leggi di riferimento del settore in ordine alla natura privatistica o pubblicistica delle Fondazioni Lirico Sinfoniche cosí come sta emergendo dagli indirizzi adottati dalla Magistratura nei suoi ultimi e specifici pronunciamenti.
Le scriventi OOSS, per quanto sopra richiamato e su precisa indicazione del Coordinamento Unitario, sono a indire lo stato di mobilitazione del Settore con l’individuazione di due prime manifestazioni che vengono cosí individuate:

- Torino, 8 maggio 2014, presidio al Lingotto Fiere in occasione dell’inaugurazione del XXVII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO alla presenza del Ministro Dario Franceschini.
(All’iniziativa sono invitate principalmente a partecipare rappresentanze delle Fondazioni del Centro Nord e specificatamente quelle di Torino, Milano, Trieste, Venezia, Verona, Genova e Bologna);

- Roma, 12 maggio 2014 dalle ore 11 alle ore 15, presidio davanti al Ministero dei Beni e Attività Culturali con la partecipazione delle rappresentanze di tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane.
Le mobilitazioni si rendono urgenti e necessarie per aprire un confronto funzionale a costituire un Tavolo di governance dei processi e per istituire una cabina di regia che definisca soluzioni e coordinate certe sia per le Fondazioni in sofferenza che per chiarire il discrimine di norme di natura pubblicistica (evidenza pubblica nelle assunzioni, norme previdenziali, malattia, ecc.) forzosamente inserite per via legislativa in un Comparto normato secondo il diritto privato.

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Nell’ambito dei lavoro del FIM (Federazione Internazionale Musicisti) sono emerse le numerose e gravi problematiche che riguardano le Orchestre Sinfoniche le mondo.

Quelle europee sono interessate da riduzioni di personale artistico e chiusure. Il modello che si vuole imporre, con i tagli ai contributi pubblici, principale sostegno economico, è quello delle orchestre composte da free lances.

Per tale motivo unitariamente i componenti presenti hanno voluto scrivere un appello che va inoltrato alle istituzioni.

Da parte nostra lo invieremo al Ministro Dario Franceschini, ma chiediamo alle strutture  di inoltrarlo ai Presidenti di Regione, di Provincia ed ai Sindaci, accompagnandolo con una breve riflessione dello stato delle Orchestre del territorio.

Scarica l'appello della Fim: Appello FIM Oslo_26-02-2014

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