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Servizi postali

La risposta del Governo in commissione Lavori pubblici ad una interrogazione del Senatore Giorgio Pagliari, come leggerete da alcuni lanci stampa (vedi allegato), preannuncia una nuova rivisitazione del Piano Industriale di Poste italiane.

Si tratta di una decisione che assicura maggiore tutela ai cittadini attraverso una presenza capillare di Poste italiane, che non può essere più considerata un peso o un onere, bensì un asset strategico.

Oggi possiamo affermare che il gruppo dirigente SLC aveva visto giusto!

Infatti, nell’ultimo documento del Coordinamento Nazionale di Area Servizi Postali del 4 Aprile scorso, (vedi allegato), si invocava un cambiamento del Piano Industriale che andasse nella direzione del rilancio delle Reti (recapito e sportelleria) attraverso una rinnovata presenza di Poste Italiane sul territorio. Adesso dobbiamo continuare su questa strada, vigilando ed avviando con la Confederazione tutte le iniziative messe in cantiere e decise nell'ultimo Coordinamento Nazionale.

Il Segretario Nazionale
Nicola Di Ceglie

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Lo scorso 19 aprile si è svolta l’assemblea dei Lavoratori di Poste Vita e Poste Assicura indetta dalla SLC CGIL Roma e Lazio con la partecipazione del Segretario Nazionale.
Durante l’assemblea si è parlato del rinnovo del CCNL che tarda ad arrivare, dopo lo stop della trattativa intercorso lo scorso 9 marzo, e che i partecipanti auspicano si chiuda in breve tempo. Tra le novità del CCNL accolte in modo particolarmente positivo dai Lavoratori c’è il recepimento del T.U. sulla Rappresentanza che, a parere dei partecipanti, nel conferire maggior potere a RSU e RSA, di fatto creano le condizioni per un dialogo costruttivo tra azienda e lavoratori.
Tra gli istituti contrattuali che necessitano applicazione, i Lavoratori hanno evidenziato la necessità di attivare un tavolo di confronto per addivenire ad un accordo applicativo del Conto Ore Individuale, così come previsto dall’attuale disciplina dell’art.32 del CCNL. Tale richiesta è stata accolta con favore dalla nostra sigla sindacale, che si impegna fin da subito in una richiesta di incontro in tal senso da inoltrare all’azienda.
È inoltre emerso il problema inquadramentale: i Lavoratori hanno lamentato un diverso inquadramento del personale a parità di mansioni, il che crea inevitabilmente una disparità di trattamento economico, acuita oltremodo da una poco chiara politica aziendale sul conferimento dei premi meritocratici che confluiscono nel salario. Emerge infatti un quadro poco equilibrato che genera enormi divari retributivi all’interno dell’azienda relativamente ai quali, come SLC, ci siamo fatti carico di intraprendere le azioni necessarie a garantire almeno equità di inquadramento a parità di mansioni, secondo il dettato contrattuale, e di denunciare a più livelli la giungla retributiva che persiste in questa società.
La struttura territoriale SLC Roma e Lazio si impegna in un’attività informativa più serrata sui temi che riguardano l’azienda ed il gruppo in modo da informare tempestivamente i Lavoratori sulle questioni sindacali che li coinvolgono direttamente.

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La scrivente OS apprende, dal territorio della Toscana, la Vostra decisione di sospende da lavoro, senza corresponsione della retribuzione, alcuni Lavoratori impossibilitati a rendere la prestazione per ritiro della patente di guida, senza prendere in alcun modo in considerazione la possibilità di adibire a diversa mansione tali /dipendenti, in attesa della
restituzione del titolo di guida da parte dell’Autorità competente.
Tale decisione, a parere della scrivente, risulta spropositata rispetto alla possibilità che tali lavoratori possano essere da Voi, utilmente e temporaneamente, collocati a diversa mansione come altre volte accaduto in questa azienda, che non ha mai perso di vista il livello di umanità necessario a dare tutela economica alle famiglie dei propri dipendenti.
In attesa di effettuare i dovuti controlli circa la legittimità del provvedimento da Voi adottato, auspichiamo una nuova e diversa valutazione dei casi di cui all’oggetto, che non perda di vista il fatto che le ripercussioni della Vostra decisione ricadranno inevitabilmente sulle famiglie di dipendenti che, non colpevoli di mancanze punibili disciplinarmente, tuttavia svolgono un lavoro che li pone a rischio di provvedimenti quali quelli adottati dalle Autorità in questo caso anche nell’ambito della vita privata senza avere coperture di sorta su quello lavorativo.

Scarica l'apertura procedura art. 17 CCNL Comunicazione Poste art 17

Scarica la lettera sulla copertura assicurativa Copertura assicurativa

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Nell’incontro sul “Progetto Inesitate” l’Azienda ha evidenziato la necessità di rendere più agevole per la clientela il ritiro delle inesitate (pacchi e posta a firma) seguendo criteri di prossimità, oltre alla necessità di aumentare la pedonalità degli U.P.
In particolare il lavoro svolto dagli attuali 289 Centri Inesitate confluirebbe nella rete MP con il coinvolgimento di oltre 2700 nuovi uffici abilitati alla consegna della corrispondenza. Nel far questo verrà implementata il sistema in modo da avere una modalità di archiviazione omogenea in tutti gli UP, estendendo a tutta la rete il sistema di archiviazione progressiva, che supera l’attuale modello di archiviazione per data ancora in essere in molti UP, ed abilitando, sia all’accettazione dei dispacci che alla consegna della corrispondenza, tutte le postazioni così da offrire il servizio inesitate in ogni sportello.
Come delegazione Slc, abbiamo ritenuto che la prima fase di informazione necessitava di un necessario approfondimento ponendo in particolare il focus su due problemi:
* le ricadute occupazionali che l’operazione comporta, con particolare riguardo alla effettiva ricollocazione degli addetti all’interno dei CD di appartenenza, oltre alla possibilità di aprire un passaggio su MP;
* la sicurezza, dal momento che l’archiviazione di pacchi e corrispondenza richiederà spazi e strumentazioni di cui gli uffici dovranno essere dotati.
L’azienda si è impegnata ad un successivo momento di approfondimento per rispondere alle questione poste al tavolo, mentre ha palesato la propria intenzione di rinviare ad un secondo momento la discussione sulle ricadute occupazionali, naturale oggetto di trattativa con le OOSS, attraverso una procedura ex art.2. su quest’ultimo punto abbiamo espresso forte perplessità per l’opportunità politica di agire un art.2, stante la disponibilità di tutte le parti ad addivenire ad un accordo.
L’unico elemento fornito sulla modalità di gestione delle ricadute è costituito dalla volontà manifestata al tavolo, di procedere con un job posting aperto ad ALI e Addetti Grandi Utenti, ma a domanda da noi posta circa la quantità di unità che intendono intercettare con questa selezione, non c’è stata finora risposta. Il confronto riprenderà già a partire dalla prossima settimana.
La Segreteria Area Servizi

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Come SLC CGIL abbiamo deciso di aspettare alcuni giorni prima di esprimere una posizione politica circa la mancata chiusura, giovedì scorso, del Contratto Nazionale di Lavoro per le Lavoratrici e Lavoratori di Poste Italiane.
Negli ultimi dieci mesi la compagine sindacale ha fatto un ottimo lavoro in materia di tutela e diritti: aver lasciato invariato il tema della malattia, dell'orario del lavoro e del disciplinare; essere riusciti a non far contaminare dal Jobs Act articolati come il tempo determinato e l'apprendistato; aver introdotto temi innovativi come la ludopatia, il diritto alla disconnessione, il lavoro agile, il protocollo sulle violenze e molestie sul posto del lavoro, il Fondo Sanitario, la cessione solidale delle ferie, i permessi in caso di calamità naturali e molto altro; aver aperto la discussione a criteri certi e trasparenti per il passaggio da part time a full time e sulle politiche attive del lavoro. Tutto questo è frutto di un buona contrattazione fatta da tutte le OOSS.
Nella giornata di giovedì, invece, data limite fissata da Poste Italiane per chiudere il Contratto, alla luce dell'imminente rinnovo del CdA, siamo arrivati alla ristretta con tutte le delegazioni per decidere le ultime code contrattuali e definire le partite economiche.
L' azienda, come preannunciato nei giorni precedenti, ci ha posto una pregiudiziale politica per il prosieguo del confronto: un nuovo inquadramento che vede accorpato l'Area Quadri ed i livelli E ed F. La nostra delegazione ha dato disponibilità ad esplorare questa nuova ipotesi dichiarandosi pronta a procedere nella trattativa fino alla conclusione della stessa. Lo abbiamo fatto nella consapevolezza di avere le giornate contate, a causa dell’imminente rinnovo del CdA, e ritenendo rischioso il dilazionare ancora la chiusura del CCNL, alla luce di un nuovo Management che potrebbe mettere in discussione tutto quello che ci siamo guadagnati sul tavolo della trattativa.
Alcune OOSS, nella legittima autonomia, hanno chiesto invece di interrompere la trattativa esprimendo la necessità di esaminare con più calma la proposta inquadramentale presentata dall'Azienda.
Ad oggi non ci sono più date in calendario e l'Azienda si è dichiarata non più disponibile ad un nuovo incontro che porti alla conclusione del Contratto, non avendo più delega a firmare in attesa degli sviluppi sul rinnovo del CDA.
In questo corto circuito ancora una volta avranno la peggio le Lavoratrici ed i Lavoratori di Poste Italiane che, vogliamo ricordare, dal settembre 2012 non hanno un aumento tabellare ed una struttura normativa contrattuale adeguata ai tempi. Noi pensiamo, nel rispetto di tutte le posizioni, che sia stato un errore interrompere la trattativa in quanto ora abbiamo fatto un salto nel buio con un futuro tutto da definire.
Come SLC continueremo a lavorare per riaprire il tavolo e per dare al popolo postale una risposta dignitosa ai tanti sacrifici che ha fatto in questi anni.

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