Si è conclusa la riunione su mercato privati, nel corso della quale l’azienda ci ha illustrato gli avanzamenti rispetto a quanto avevamo richiesto negli incontri precedenti.
Abbiamo ribadito la necessità di accelerare in tempi certi gli interventi in particolare modo in quelle realtà che sono palesemente in difficoltà.
Fermo restando quanto previsto con l’accordo del 13 giugno abbiamo concordato l’inserimento di nuove risorse da realizzare dal 1 ottobre al 31 dicembre in base alle seguenti direttrici:
* Sportellizzazione di almeno 200 FTE provenienti da PCL entro il 31/12/2018 (dando priorità agli ASI)
* Sportellizzazione di 74 risorse, entro il 30/11/2018, dalla riorganizzazione COO
* Sportellizzazione fino a 45 risorse provenienti da altre società del gruppo
* Sportellizzazione di ulteriori 340 risorse da PCL prioritariamente tra quelle idonee a job posting precedenti, inserite in graduatorie territoriali, e poi prendendo in considerazione le richieste delle risorse interessate, previa sussistenza dei requisiti richiesti. L’azienda ci ha comunicato che detta operazione vedrà interessate 9 regioni e un numero di province superiore a quelle comunicate.
* 420 nuove assunzioni dal mercato esterno sui ruoli di scf/m, prevalentemente con contratto di apprendistato, considerando anche il bacino delle risorse che hanno prestato servizio come CTD. Gli inserimenti saranno preceduti dalla mobilità nazionale dei primi due specialisti per graduatoria, relativa alle province interessate, in caso di rinuncia si scorrerà la graduatoria.
* Per effettuare la mobilità volontaria nazionale il personale verrà contattato secondo l’ordine ottenuto unificando le graduatorie PT/FT, fermo restando il regime orario individuale di provenienza
* Assunzione dal mercato esterno di 80 risorse, entro il 31/12/2018, da inserire in realtà territoriali “disagiate” laddove detti posti non siano stati coperti con recruting interno
* Trasformazione da pt/fa fino a 384 fte
Il percorso verrà monitorato attraverso incontri di verifica previsti entro il 15 ottobre, 15 novembre, 15 dicembre p.v.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI
Grande adesione allo sciopero generale regionale di Poste Italiane.
Grande partecipazione alla manifestazione che si è conclusa in piazza Affari.
Massiccia adesione alla sciopero generale del 23 maggio scorso, proclamato unitariamente dalle organizzazioni sindacali di categoria della Lombardia. L’astensione dal lavoro è stata mediamente del 75% con punte anche dell’80-90%. Sono rimasti chiusi 8 Uffici Postali su 10 e gran parte della corrispondenza è rimasta sui tavoli dei portalettere.
Circa duemila, tra lavoratrici e lavoratori, hanno partecipato alla manifestazione che partendo da Cairoli si è conclusa, significativamente, in piazza Affari, la piazza della Borsa di Milano, dove si sono tenuti i comizi conclusivi.
La grande partecipazione in questa giornata ci sprona ancor più a dare continuità alla mobilitazione iniziata un mese fa con la proclamazione dello sciopero delle prestazioni straordinarie sia nel Recapito che in Mercato Privati.
Si tratta ora di incalzare l’azienda anche attraverso il coinvolgimento dei livelli istituzionali, dalle Prefetture alla Regione, perché siano sensibilizzate su quanto sta avvenendo e chiedano conto all’azienda delle proprie scelte e di quanto queste scelte impattino sul territorio.
Dall’altra parte occorre anche che i temi che sono oggetto della nostra iniziativa, a partire dalla riorganizzazione del recapito, diventino anche un tema nazionale, così come del resto stanno chiedendo altre regioni importanti come la Toscana, l’Emilia Romagna, il Veneto.
Ciò che noi chiediamo, che i lavoratori con questo sciopero hanno chiesto, è la sospensione della riorganizzazione del Recapito per dar tempo alle parti di introdurre quei correttivi che devono essere apportati agli accordi nazionali e, al contempo, di porre in essere gli investimenti previsti dal Piano Industriale e non ancora realizzati.
Si chiede anche che sulle ipotesi di ulteriore privatizzazione dell’azienda ci sia un pronunciamento forte e chiaro di opposizione a questa ipotesi.
Ringraziamo infine tutti i lavoratori che con la loro partecipazione hanno inteso sostenere le rivendicazioni alla base della nostra mobilitazione.
Milano, 23 maggio 2016 SLC CGIL LOMBARDIA
Si è svolto il previsto incontro, da noi richiesto e sollecitato, in merito agli effetti del cosiddetto “Decreto dignità” sulla gestione dei contratti a tempo determinato in Poste Italiane e sulle possibili implicazioni dei contenuti di tale decreto sull’accordo delle politiche attive del lavoro sottoscritto tra le Parti il 13 giugno u.s.
Pur ritenendo condivisibile la logica del decreto, che individua il problema del nostro mercato del lavoro nella lunga durata della transizione da tempo determinato a indeterminato, abbiamo espresso le nostre preoccupazioni sia in merito alla tenuta del nuovo modello di recapito a seguito del turn over di personale a TD obbligato dai mancati rinnovi, sia rispetto all’impatto (in prospettiva) della nuova normativa sull’accordo collettivo sottoscritto sulle politiche attive, attualmente in fase di implementazione.
A fronte delle notizie comunicateci dall’Azienda sull’implementazione dell’accordo con riguardo alle stabilizzazioni dei CTD (pubblicazione entro agosto delle graduatorie dei diritti di precedenza nelle provincie interessate, primo step di circa 780 delle 1080 assunzioni da settembre, secondo step a completamento da dicembre) abbiamo chiesto di valutare che a fronte dell’eventuale esaurimento del bacino degli ex CTD aventi diritto alla precedenza di legge, nelle provincie interessate si possa anticipare l’operatività della graduatoria nazionale aperta a tutti coloro che hanno i requisiti richiesti (punto B dell’accordo) anche prima del mese di giugno 2019.
Per avere una risposta definitiva a tutte le questioni poste oggi al tavolo, abbiamo condiviso di rivederci ad inizio settembre (probabilmente il giorno 12); in tale occasione, anche alla luce dei contenuti del decreto che uscirà dall’iter parlamentare, potremo convenire una accelerazione ed uno sviluppo delle politiche di consolidamento dei colleghi TD.
Nel corso della riunione sono stati affrontati anche altri argomenti: per quanto riguarda i processi di mobilità l’Azienda ha illustrato lo stato di avanzamento comunicando altresì che con la pubblicazione delle relative graduatorie ha avuto finalmente avvio anche il processo di conversioni da part time a full time. Per quanto riguarda l’utilizzo delle clausole elastiche in MP ne abbiamo chiesto un forte impulso anche per far fronte alle situazioni di criticità legate alla carenza di personale ed alle ferie da erogare.
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI
Il Segretario Nazionale Slc Cgil Nicola Di Ceglie ha scritto ai vertici di Postel circa la sicurezza dei lavoratori genovesi di Postel.
Stante l’immane ferita subita da Genova con l’insieme delle perdite umane e dei danni materiali e logistici conseguenti al crollo del viadotto autostradale Polcevera, Slc Cgil ha chiesto a Postel di rinviare il trasferimento delle due sedi genovesi, attualmente prossime ai servizi di trasporto pubblico e con scarso impatto sulla circolazione locale, presso il Centro Aeroporto per raggiungere il quale numerosi lavoratori dovrebbero letteralmente attraversare l’intera città nel traffico locale o a percorrere lunghi tratti a piedi da o per la stazione ferroviaria, unico mezzo pubblico utile per raggiungere la nuova sede di lavoro.
Riteniamo che Postel, azienda genovese con circa 200 dipendenti, non si possa sentire esclusa dal tessuto cittadino e quindi che debba fare la propria parte, come altre aziende locali stanno facendo, affinché si possa tornare al più presto alla normalità, posticipando il dichiarato trasferimento, in quanto questo potrebbe far peggiorare la situazione del traffico locale e autostradale e danneggerebbe i lavoratori di Postel che si vedranno costretti all’uso dell’automobile in quanto non potrebbero usufruire dei mezzi pubblici.
Chiediamo anche che la richiesta inviata dalle RSU dei siti di Postel di Genova (es. incremento del telelavoro, permessi comma II art. 34, flessibilità giornaliera e mensile) venga presa in considerazione e che si preveda con urgenza un incontro con le stesse per discutere gli argomenti precedentemente indicati.
Siglato, in data 24 luglio, un verbale di incontro in materia di riorganizzazione COO (Chief Operating Office).
L’Azienda ha illustrato lo stato di avanzamento dell’interpello delle risorse di livello B-C-D da riallocare verso attività di front-end di Mercato Privati nelle provincie che registrano disponibilità.
Gestionalmente si procederà con le previste sportellizzazioni a partire dalle provincie del Nord Italia (le più carenti). Tali ingressi sono incrementali rispetto ai numeri contemplati dall’Accordo del 13 giugno 2018 in materia di Politiche Attive del Lavoro.
Detto interpello ha registrato una concentrazione di domande nei Centri COO del Sud; pertanto, l’Azienda riaprirà i termini del suddetto interpello nelle regioni del nord, estendendolo anche ai Centri Sin/Eli e videocodifiche, al fine di raggiungere l’efficientamento COO previsto per il corrente anno, quantificato in 160 unità. Pianificato nel mese di settembre un incontro di esame sul numero complessivo di adesioni volontarie e sulle ulteriori azioni da porre in essere.
Entro il mese di novembre prossimo, l’Azienda illustrerà il piano industriale della funzione COO in una logica di razionalizzazione e integrazione industriale tra i vari siti, anche al fine di rafforzarne la presenza nelle regioni con maggiore presenza di personale. Infatti, nel mezzogiorno saranno individuati importanti HUB nelle principali città, con insediamento di siti primari, ai quali risponderanno siti secondari anche dislocati in regioni diverse.
Nello specifico, per l’HUB di Palermo, nel cui ambito sono previsti i noti distacchi dal locale Centro di Postel, sarà previsto un rafforzamento delle opportunità occupazionali al termine del predetto processo di efficientamento. Tale metodo sarà in futuro utilizzato anche in altri Centri in fase di riorganizzazione di COO. In sostanza, saranno pianificate incrementali politiche attive del lavoro, oltre ad offrire ulteriori opportunità di trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full-time in perimetro COO dei territori del Sud, con numeri sempre in aumento rispetto a quelli fissati nel citato verbale 13 giugno 2018.
La progettualità complessiva si muove in ottica one-company ed è finalizzata a sostenere politiche di sviluppo nei territori in difficoltà, in quanto privi di opportunità occupazionali.
LE SEGRETERIE NAZIONALI