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Servizi postali

La scrivente Organizzazione Sindacale rileva un atteggiamento di ostilità aziendale verso le indizioni di sciopero territoriali; in particolare ci riferiamo al tentativo messo in atto dai dirigenti aziendali di impedire al personale di livello Quadro di aderire allo sciopero delle prestazioni aggiuntive, costringendo gli stessi a partecipare ad incontri commerciali nelle filiali fuori dall’orario di lavoro.
Considerata la scelta di non prevedere una doppia timbratura per tale personale, il che impedisce ovviamente una quantificazione dello straordinario, si ritiene tuttavia aggiuntiva per tali Lavoratrici e Lavoratori ogni prestazione richiesta al di fuori della normale gestione degli uffici postali. La scrivente reputa pertanto siffatte convocazioni prestazioni eccedenti la normale gestione dell’ufficio postale, conseguentemente il costringere tale personale a parteciparvi in costanza di stato di agitazione sindacale, soprattutto se dagli stessi viene dichiarata la volontà di aderirvi, configura una chiara violazione del diritto di sciopero, costituzionalmente garantito a tutti i Lavoratori.

Sicuri che l’iniziativa sia stata presa in piena autonomia dai dirigenti territoriali e che la stessa non trovi condivisione da parte dell’azienda, siamo a chiederVi di far cessare tale atteggiamento che configura, tra le altre cose, gli estremi di antisindacalità.

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In questi giorni si stanno definendo le graduatorie di mobilità volontaria regionale. Molti lavoratori, pur avendo regolarmente inserito la propria richiesta, tuttavia non si trovano in graduatoria per effetto di un accordo scellerato che in maniera indiscriminata penalizza le Lavoratrici ed i Lavoratori con inabilità.
Dopo anni di immobilismo delle graduatorie, l’aver irrigidito il sistema fa ricadere sui dipendenti le mancanze dell’azienda. Tali lavoratrici e lavoratori, spesso in annosa attesa di riavvicinamento alla famiglia, non potranno sperare nella mobilità: porteranno impressi sul badge la “lettera scarlatta”.
Continuiamo a credere nella nostra scelta di non firmare tale accordo il 21 marzo, proprio perché tutto ciò era prevedibile. Oggi molti dipendenti impattano nelle regole di questa scellerata intesa, ciò ci rammarica, ma allo stesso tempo ci rafforza nella determinazione di difendere e tutelare i più deboli.

 

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Non basta sbandierare un grande bilancio, nè basta pubblicare un codice etico senza applicarlo. Slc Cgil oggi si è rifiutata di firmare un accordo di mobilità che consideriamo discriminatorio" dichiara Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil in merito all'accordo siglato quest'oggi da Poste Italiane e da altre sigle sindacali.

"I lavoratori, stante questo accordo, vengono discriminati per inabilità antropometriche oppure a causa di parziale idoneità conseguente ad infortuni sul lavoro - conclude il sindacalista. L'azienda Poste Italiane deve cambiare rotta, tanto più perchè pubblica deve riconoscere più diritti e meno privilegi e non promuovere la discriminazione dei propri dipendenti."
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E' stato finalmente sottoscritto, in modo unitario, l’accordo sulle politiche attive delstato finalmente sottoscritto, in modo unitario, l’accordo sulle politiche attive dellavoro, applicativo di quanto convenuto con l’Azienda nel verbale del 30 novembre 2017 ed inquello del 8 febbraio 2018 (accordo sulla riorganizzazione PCL). Questo accordo era fortemente atteso da molti colleghi interessati al passaggio a full time ed aitrasferimenti, nonché dai tanti CTD ed ex CTD che hanno lavorato negli ultimi anni in Poste e cheaspirano ad una stabilizzazione del proprio rapporto di lavoro. Come noto, a fronte dell’uscita con esodo volontario nel triennio 2018/2020 di 15.000 lavoratori, visaranno, nel medesimo arco di tempo, azioni di politiche attive del lavoro per almeno 6.000 unità FTE, attraverso conversioni da part time a full time sia in ambito MP che PCL, assunzioni dilavoratori precari CTD o ex CTD e assunzioni di laureati destinati alle sale consulenza; inoltre leazioni di politiche attive consentiranno lo scorrimento delle graduatorie di mobilità nazionale, oltre che di quelle in ambito provinciale e regionale.

Con l’accordo di quest’oggi è stato convenuto quanto segue per l’anno 2018: 1080 assunzioni di lavoratori CTD o ex CTD del recapito che abbiamo diritto allaprecedenza di cui all’articolo 24 del Decreto Lgs 81 (Jobs Act), nelle regioni Lazio, Emilia, Lombardia, Friuli, Trentino AA, Veneto, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta; 1126 trasformazioni a full time in quasi tutte le regioni d’Italia (768 in ambito sportelleria e 358 in ambito recapito);· 500 assunzioni dal mercato esterno di apprendisti da destinare alle sale consulenza. Inoltre, è stato convenuto il trasferimento in ambito nazionale, entro il prossimo autunno, di 204 colleghi addetti al recapito e 159 addetti alla sportelleria, a valle dei processi di mobilità provinciale e regionale che dovranno essere realizzati entro un mese dalla data di sottoscrizione dell’odierno accordo tra OO.SS. ed Azienda.

Sempre in tema di mobilità è importante sottolineare come le assunzioni di specialisti di sala consulenza potranno abilitare anche la mobilità degli attuali livelli B già applicati a tale mansione. Le parti si sono impegnate ad incontrarsi sul tema della mobilità entro il 15 dicembre 2018 per definire un nuovo accordo, finalizzato ad agevolare lo scorrimento delle graduatorie nazionali anche in relazione ai processi di mobilità provinciale e regionale per gli anni 2019 – 2020.Ovviamente analogo accordo dovrà essere sottoscritto in futuro per le azioni di politiche attive da realizzare negli anni 2019 e 2020.

Per quanto riguarda le trasformazioni da part time a full time, l’Azienda si è impegnata ad offrire a TUTTI i colleghi a tempo parziale in modo involontario (cioè assunti come part time) una possibilità di trasformazione del proprio contratto a full time entro la fine del 2020, in una qualsiasi provincia del nostro Paese, purché idonei alla mansione da ricoprire, con meccanismi certi etrasparenti di priorità e scelta. Tutte le azioni di politiche attive contenute nell’accordo sottoscritto oggi saranno assolutamente pubbliche e trasparenti: a tal fine l’Azienda renderà disponibili nelle prossime settimane degli applicativi informatici in cui saranno pubblicate tutte le graduatorie di assunzione dei CTD ed ex CTD e di passaggio da part time a full time, sia in ambito provinciale che regionale e nazionale. Le graduatorie per le assunzioni degli ex CTD saranno redatte sulla base di requisiti di accesso (più di 6 mesi di anzianità di servizio per le assunzioni del primo anno, più di 12 per quelle degli anni seguenti) e punteggi determinati sulla base dell’anzianità di servizio prestato, con priorità – a parità di punteggio – a chi ha lavorato nella provincia e/o nel recapito.

Nel primo anno potranno entrare in graduatoria ed essere assunti i CTD o ex CTD del recapito mentre per il 2019 e 2020 la graduatoria nazionale sarà aperta a tutti i CTD ed ex CTD, sia del recapito che dello smistamento. Per quanto riguarda i trasferimenti nazionali gli stessi saranno realizzati unificando le graduatorie 2017 per colleghi part time e full time, sulla base dei punteggi attribuiti a ciascun lavoratore. All’interno dell’accordo abbiamo ribadito alcuni principi molto importanti in tema di job posting edi omogeneità da parte dell’Azienda nella gestione degli esodi.

Le parti si incontreranno il 19 p.v. per affrontare i seguenti temi:· consolidamento degli ex CTD;· assunzione a TD dei lavoratori delle Agenzie di Recapito private oggi privi di occupazione aseguito di internalizzazione dei servizi da parte di Poste Italiane. Con questo accordo riteniamo di aver iniziato a dare le risposte concrete che i lavoratori, effettivi e precari, si aspettavano da tempo. Ovviamente il nostro impegno continuerà in futuro per completare nel 2019 e 2020 i percorsi iniziati. Sottolineiamo il valore politico di questo accordo, realizzato in un momento economico e sociale nel quale realizzare politiche attive è sempre più difficile e complesso, stante la crisi che pervade molte aziende e molti settori produttivi del nostro Paese.

Vigileremo attentamente affinché l’Azienda realizzi in modo puntuale quanto convenuto oggi.

LE SEGRETERIE NAZIONALISLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI

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Apprendiamo dai media l’ennesimo risultato positivo di bilancio per il 2018 comunicato dall’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante. Anche noi siamo soddisfatti di questo ottimo esito, frutto del lavoro quotidiano e della capacità delle Lavoratrici e Lavoratori di Poste Italiane di mettersi in gioco, accettando sfide sempre nuove come la recente frontiera dell’e-commerce.” Così Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil,  commenta i conti presentati dall’azienda.

“Bisogna ricordare a Del Fante che il contratto di lavoro è scaduto il 31 dicembre 2018 e che anche ai Lavoratori, coloro che contribuiscono maggiormente a queste ottime performance di bilancio, va riconosciuto lo sforzo fatto in questi anni con un sostanzioso riconoscimento economico.”

“Il settore postale ha bisogno di regole certe – conclude il sindacalista che rilancia la necessità di un Contratto Nazionale di Settore.

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