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Servizi postali

Oggi si è svolto l’incontro di avvio delle procedure art. 17 su Mercato Privati. L’Azienda ha aperto i lavori con una breve introduzione sulle tematiche del conflitto aperto da Slp, Confsal, Failp ed Ugl e su quello agito da Slc.
Ciascuna delle parti ha esplicitato le argomentazioni che hanno portato all’avvio delle procedure conflittuali. Per ciò che ha riguardato il nostro intervento abbiamo valorizzato lo sciopero del 04 novembre 2016 ed i temi che facevano parte della piattaforma rivendicativa, a nostro avviso rimasti aperti e non risolti.
L’azienda, dopo il giro di tavolo, ha chiesto una pausa per decidere il percorso da proporre alle OO.SS..
Al riavvio del tavolo, l’Azienda, ha ribadito gli appuntamenti inerenti il conflitto e ha esplicitato la volontà di operare nel merito delle rivendicazioni e delle tematiche dei due conflitti, chiudendo con questo affidamento i lavori odierni.

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Si è conclusa la “due giorni” degli incontri calendarizzati per PCL.
Nella giornata di ieri l’Azienda si è presentata con un documento (che vi inviamo in allegato) a nostro avviso non esaustivo, anche in considerazione del fatto che conteneva valori ed indicazioni non spacchettati per territorio, tra l’altro ripetutamente chiesti anche durante l’incontro del 18 c.m..

Abbiamo espresso al tavolo l’insoddisfazione di non poter discutere in maniera approfondita e dettagliata sulle problematiche dell’articolazione PCL, ed abbiamo chiesto una disponibilità sull’opportunità di non dover agire, per l’avvio del progetto di implementazione 2017, con l’utilizzo dell’art.2., più volte ribadito dall’Azienda.
La proposta è stata condivisa dal tavolo e l’Azienda si è riservata di dare una apertura, chiedendo una riflessione su tale opportunità.
Questa mattina ha portato al tavolo l’accoglimento di non avviare il progetto entro il 20 febbraio e di non agire attraverso il citato art. 2, valorizzando il tavolo e rendendosi disponibile e redigere un calendario di incontri sui due temi che sono ancora in discussione: rinnovo del CCNL e PCL.
A tal fine si è convenuto:
a) Che entro il 20 febbraio completerà il rilascio delle 263 zone di recapito nei centri implementati, previste per il 2016;
b) Che a partire dalla prossima settimana, ad esclusione del giorno 2 per i lavori del Direttivo Nazionale, verranno avviati i tavoli calendarizzando tutti i martedì PCL, i mercoledì CCNL e giovedì doppio tavolo contemporaneo su PCL e CCNL.

Slc Cgil Nazionale Area Servizi

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La delegazione trattante si è riunita il 24 ed il 25 gennaio per proseguire i lavori relativi al rinnovo contrattuale.
Nei due giorni di incontri la commissione normativa ha definito l’articolato relativo al lavoro agile (art.27) e quello relativo alle aspettative (art.35). Nel primo caso viene stabilito l’impegno ad un confronto successivo alla definizione legislativa della materia al fine di individuare le modalità di introduzione di tale tipologia di lavoro; nel secondo articolo sono stati introdotti, in aggiunta alle attuali previsioni, il congedo straordinario per assistere familiari in condizioni di handicap grave, il congedo per le donne vittime di violenza di genere e l’aspettativa gestionale che riguarderà richieste di congedo/aspettativa diversi da quelli menzionati nel contratto o eccedenti i periodi ivi indicati.
L’articolo relativo ai permessi (art.34) ha trovato una intesa sommaria, ma le parti si sono riservate la sottoscrizione ad un momento successivo, al fine di permettere all’azienda una verifica sulla fattibilità di introduzione dei permessi relativi a cause dipendenti dalle calamità naturali, così come richiesto ed emerso nei recenti incontri attinenti a tale materia.
Sempre nella commissione normativa sono stati discussi gli articoli 36 (ferie), 38 (trasferimenti), 40 (trasferta). Relativamente all’articolo 36 l’azienda propone il riproporzionamento dei giorni di ferie in relazione alle assenze non utili ai fini della relativa maturazione ed introduce la cessione solidale delle stesse. La delegazione ha ritenuto pericolosa l’introduzione del meccanismo di ricalcolo della spettanza delle ferie, così come proposto, ed ha respinto la proposta aziendale.
Per ciò che concerne l’articolo 38 l’azienda propone di normare la cd “doppia assegnazione” ossia la possibilità di essere assegnato presso due distinti uffici postali nei casi di processi di razionalizzazione. Anche in questo caso la nostra delegazione ha ritenuto non accettabile la proposta.
Infine nella nuova formulazione dell’articolo 40 l’azienda, conformemente alle previsioni della L.193/2016, ci propone di introdurre la figura del “trasfertista” . Siamo in attesa di un testo più circostanziato in cui, non solo vengano indicate le figure da ricondurre sotto tale tipologia, ma che venga anche individuata la quantificazione della relativa indennità forfettaria. Su questo articolo abbiamo avanzato la proposta di inserire un limite chilometrico alle trasferte per i dipendenti applicati nei comuni di Roma, Milano e Napoli, conformemente alle previsioni dell’articolo 38, al fine di limitare l’abuso che di tale istituto viene fatto soprattutto a scopi punitivi da parte dell’azienda e che nelle grandi città crea notevoli disagi ai dipendenti coinvolti. L’azienda ci ha respinto repentinamente la proposta che, tra le altre cose,non è stata finora perorata dalle altre OOSS presenti in trattativa.
La commissione sul fondo sanitario ha definito l’articolato contrattuale relativo al fondo sanitario ed analizzato l’accordo istitutivo, la guida al piano sanitario ed il relativo regolamento. Su questi ultimi temi la discussione è stata aggiornata a nuova data.
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

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Abbiamo letto con molta attenzione la denuncia del 26 scorso delle Segreterie Nazionali SLP-CISL, FAILP-CISAL, CONFSAL COM e UGL-COM sullo stato dell’arte in cui versa la Divisione Mercato Privati.
Innanzitutto una doverosa precisazione: la scrivente Segreteria Nazionale non ha concordato nulla con l’Azienda. Il 21 dicembre scorso è stato firmato un verbale di riunione dove non è presente nessun passaggio dal quale si evinca che SLC CGIL ha raggiunto un intesa su un solo punto del verbale sopracitato.
Continuiamo, tuttavia, a credere che abbiamo fatto bene a partecipare alle riunioni convocate dall’Azienda, con la procedura di forzatura prevista dall’art.2 del nostro contratto. Un sindacato non deve mai rinunciare a svolgere il proprio ruolo e cercare sempre di perseguire responsabilmente nel suo operato l’interesse collettivo di coloro che si onora di rappresentare. Con questo spirito abbiamo partecipato alle quattro riunioni, dove abbiamo preso solo atto dei numeri stigmatizzando l’insufficienza degli stessi, cercando al contempo di suggerire regole trasparenti per le trasformazioni part time in full time e per i passaggi alla sportelleria. La nostra insoddisfazione sull’esito della riunione è stata concretizzata in un verbale solo di riunione e non in un verbale di accordo.
Fatta questa doverosa puntualizzazione, torniamo sul merito della denuncia che fa riferimento a carenza degli organici, pressioni commerciali, insufficienza delle trasformazioni da part time in full time e stress del lavoro correlato: temi che sono patrimonio della nostra organizzazione da anni e che abbiamo fortemente voluto quale parte della piattaforma dello sciopero del 4 Novembre scorso, sciopero che ha visto le donne e gli uomini della SLC protagonisti determinanti nelle piazze del nostro paese per il successo straordinario della mobilitazione.
Noi ci chiediamo qual sia la logica di spaccare il fronte sindacale: abbiamo alle porte sfide difficili e ci riferiamo alla privatizzazione, madre di tutte le battaglie, al rinnovo del CCNL e la riorganizzazione di PCL, materie che incidono e che ricadranno quotidianamente sulla pelle dei Lavoratori. Ci chiediamo: siamo più forti con un panorama sindacale litigioso e diviso o forse siamo più deboli di fronte a questi temi? I Lavoratori ci vogliono vedere frammentati o invocano l’unità sindacale? E’ giusto proseguire su strade diverse quando nel merito riconosciamo gli stessi problemi o dobbiamo incominciare ad alzare il livello della discussione adeguandola alle sfide sopracitate?
SLC CGIL è pronta a rilanciare l’unità sindacale quale unica strada per rispondere a questi interrogativi. Quanto accaduto in PCL dove, a seguito di unanime richiesta sindacale, l’azienda ha ritenuto di non procedere con l’art.2 e riprendere le trattative bloccando l’implementazione prevista, ci mostra che l’unità del fronte sindacale rimane elemento fondamentale per dare risposte ai Lavoratori. Se però qualcuno di fronte alla storia e ai Lavoratori si vuole assumere la responsabilità di non raccogliere il nostro appello all’unità, noi come SLC CGIL avvieremo da soli tutte le azioni a difesa dei Lavoratori, in coerenza con il cartello rivendicativo dello Sciopero del 4 Novembre.

Il Segretario Nazionale Slc Cgil
Area Servizi Nicola Di Ceglie

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Si è tenuto oggi l'incontro richiesto per la gestione dei disagi causati dall'emergenza maltempo degli ultimi giorni.
L'azienda, di fronte ad una situazione che sta tenendo i lavoratori fuori dal posto di lavoro da molti giorni, propone l'attivazione del fondo di solidarietà che porterebbe ad una copertura economica, seppur ridotta, per un numero di ore non lavorate superiore alle 36, per le quali l'unica copertura possibile sono i consueti istituti contrattuali (ferie e permessi).
Abbiamo evidenziato due ordini di problemi: uno attinente ad una scopertura eccessiva (le 36 ore), che tuttavia sono fissate dal decreto istitutivo del fondo di solidarietà. In questo caso tutte le parti hanno ritenuto necessario un approfondimento della relativa disciplina per valutare una eventuale modifica di tale limite.
L'altro problema da noi evidenziato attiene alla gestione delle emergenze. Abbiamo infatti chiesto di approntare delle procedure da seguire al verificarsi degli eventi in modo che, escluso il fenomeno tellurico, alla previsione degli stessi da parte delle autorità a ciò deputate, sul territorio si possa predisporre dei piani gestionali per limitare i disagi ai lavoratori e di conseguenza alla clientela.
Su quest'ultimo punto l'azienda ci ha risposto di non poterci dare risposte di tipo gestionale in tali casi.
Per quanto concerne la situazione degli ultimi giorni l'azienda ha ritenuto necessario acquisire informazioni su città, uffici e lavoratori interesati per poi fissare un nuovo incontro, in modo da poter approntare soluzioni contrattualmente fattibili. Ci ha inoltre ribadito che la gestione del personale in questi casi deve partire dalla possibilità di impiegare il personale in uffici e CD più vicini alla residenza lavoratori limitando il ricorso alle ferie o istituiti affini.
Da ultimo va segnalato che alla richiesta di verificare la possibilità per le zone colpite dal sisma di non procedere a trattenuta dell'IRPEF sulle buste paga, l'azienda ha risposto che per il momento Poste, avendo residenza fiscale fuori dai comuni interessati dal sisma, non rientra in tale agevolazione prevista dall'agenzia delle entrate.
SLC CGIL Nazionale Area Servizi

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